Chiuse le indagini sulla morte di Sheena Lossetto, la ragazza di neanche 15 anni travolta e uccisa a Roma durante un inseguimento tra una volante della polizia e l'auto su cui viaggiavano due rapinatori. L'adolescente, residente a Zagarolo, si trovava in auto con i genitori ed il fratello quando, su via di Salone, la vettura era stata travolta dalla volante nei pressi di via di Salone: Sheena morì sul colpo, i genitori e il fratello rimasero feriti, quest'ultimo in maniera grave.
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Per il poliziotto che stava guidando la volante e tentando un pericoloso inseguimento su via di Salone, dove si trova uno dei maggiori campi rom della Capitale, la Procura di Roma ha chiesto il ringio a giudizio. L'incidente era avvenuto il 1 marzo 2021: due uomini avevano rapinato una tabaccheria in zona Arci, a Tivoli, ed erano poi fuggiti, inseguiti dalla polizia su una strada molto stretta, a ridosso del fiume Aniene. La famiglia Lossetto, di etnia sinti, stava tornando a Zagarolo dopo essere stata al centro commerciale Roma Est e, all'altezza di una curva, la loro auto fu travolta dalla volante della polizia che, per non perdere di vista i rapinatori in fuga, aveva effettuato un pericoloso sorpasso e invaso la corsia opposta.
Nel frontale tra la volante della polizia e la Fiat Punto guidata da Daniele Lossetto, il papà di Sheena, ad avere la peggio fu proprio la ragazza, che sognava di fare la modella e ha lasciato un grande vuoto in chi l'aveva conosciuta e amata.
Secondo la Procura, che contesta il reato di omicidio stradale colposo, il poliziotto avrebbe effettuato delle manovre poco prudenti e azzardate, che hanno causato lo schianto e la morte di Sheena. Per il pubblico ministro, l'agente avrebbe dovuto rispettare regole "di comune diligenza e prudenza" previste dal Codice della strada, che si applicano anche a veicoli di polizia e mezzi di soccorso per evitare rischi alle altre persone. Eugenio Pini, il legale del poliziotto indagato, ha spiegato: «Il caso è complesso in quanto va oltre il dato processuale per la drammaticità dell’evento e per il coinvolgimento dell’interesse pubblico che il mio assistito stava perseguendo».
Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Marzo 2022, 11:02
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