Roma, rubano mezza tonnellata di cavi di rame e lasciano la zona Prati senza telefono e internet. Presi 4 operai

Roma, rubano mezza tonnellata di cavi di rame e lasciano la zona Prati senza telefono e internet. Presi 4 operai

di Emilio Orlando

Dopo numerosi furti di cavi telefonici dai tombini, si erano “guadagnati” il soprannome di “predoni di oro rosso”. Con un furgone parcheggiato nelle vicinanze, rubavano interi tronconi di preziosa cablatura in rame per rivenderlo a caro prezzo. L’ultimo colpo in una centrale telefonica in piazzale della Maria, che ha provocato un blackout sulle linea internet nel quartiere Prati, però è risultato fatale. E i componenti della banda sono stati arrestati. 
I detective dell’ufficio sicurezza aziendale della Tim (che da tempo teneva sotto controllo quattro dipendenti di una ditta appaltatrice dopo aver intuito qualcosa di strano) hanno chiamato la polizia. Le autoradio del secondo distretto Salario - Parioli, hanno inseguito il mezzo dei malviventi e lo hanno bloccato in via della Maglianella, dentro un deposito per lo stoccaggio dei materiali. All’interno del furgone sono stati sequestrati 18 spezzoni di cavo telefonico da 2400 coppie di rame della lunghezza di due metri ciascuno, per un peso totale di mezza tonnellata. 


Un colpo semplice ma dai ricavi immediati e certi, pari a diverse migliaia di euro. I quattro uomini finiti in manette, di età comprese tra i 42 e 63 anni residenti tra la Capitale e Latina, sono stati processati per direttissima con l’accusa di furto aggravato in concorso. 
Quello dei furti dei cavi di rame, che vengono rivenduti al mercato nero per migliaia di euro, costituisce un’allarmante fenomenologia criminale, è sotto osservazione dalle forze di polizia dal 2012, anno in cui il fenomeno ha cominciato a creare importanti danni economici alle aziende e grossi disagi agli utenti.

Necessaria quindi la creazione dell’ “Osservatorio nazionale sui furti di rame”.


Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Marzo 2022, 07:46
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