Nomine in Campidoglio, assolto Raffaele Marra perché il fatto non sussiste

La Suprema Corte ha annullato senza rinvio la sentenza di condanna di secondo grado nei confronti di Raffaele Marra per aduso d'ufficio. L' ex capo del personale del comune di Roma era stato inquisito per la nomina del fratello Renato come capo del Dipartimento Turismo del Campidoglio.

Nomine in Campidoglio, assolto Raffaele Marra perché il fatto non sussiste

di Emilio Orlando

Assolto perché il fatto non sussiste. La Suprema Corte ha annullato senza rinvio la sentenza di condanna di secondo grado nei confronti di Raffaele Marra per aduso d'ufficio. L' ex capo del personale del comune di Roma era stato inquisito per la nomina del fratello Renato come capo del Dipartimento Turismo del Campidoglio. La pena che ad un anno e quattro mesi, che era stata confermata in Appello è stata annullata senza rinvio dalla Corte di Cassazione, con la formula piena. L' ex braccio destro di della sindaca Virginia Raggi, secondo il sostituto procuratore Francesco Dall'Olio, che aveva coordinato l'inchiesta, avrebbe dovuto astenersi nelle procedure che portarono il fratello al vertice della direzione Turismo. La vicenda provocò all'epoca un terremoto politico e portò gravi ripercussioni professionali nella carriera di Renato Marra, che venne come dirigente in un ufficio del comando generale della polizia Roma Capitale. È terminato un calvario giudiziario durato anni, con decine di udienze, capi d'accusa gravi e infamanti, a più forte ragione se contestati ad un uomo delle istituzioni, ed è terminato lasciando tutto com'era prima che cominciasse: Raffaele Marra era ed è un cittadino incensurato. Non solo, non sussistono ulteriori procedimenti a suo carico. Lo stillicidio mediatico cui è stato sottoposto l'ex capo dipartimento risorse umane del Comune di Roma, già ufficiale della finanza, riconosciuto e apprezzato dirigente pubblico in tutte le amministrazioni dove ha speso le proprie competenze ed energie, ha mortificato la sua persona e lo stato di diritto, i principi della nostra Carta Costituzionale, facendo prevalere i pregiudizi ai fatti, talvolta ribaltati dalle sentenze come nel processo per abuso d'ufficio, che ha infangato anche il fratello Renato, conclusosi in Cassazione con un lapidario perché il fatto non sussiste  è stato il commento di Fabrizio Merluzzi - avvocato difensore di Raffaele Marra. Oggi alla luce della sentenza di assoluzione piena dell'ex manager del Campidoglio, la figura del fratello dovrebbe essere reinserita ai vertici della municipale o in un dipartimento equivalente


Ultimo aggiornamento: Venerdì 14 Luglio 2023, 10:09
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