Trent’anni di carcere a Fabrizio Fabietti, ex braccio destro di Fabrizio Piscitelli, “Diabolik”, storico capo degli Irriducibili, ucciso ad agosto del 2019 nel parco degli Acquedotti a Roma. Ieri i giudici della prima sezione penale del Tribunale di Roma, nell’ambito del processo “Grande Raccordo criminale”, hanno emesso altre sette sentenze di condanna. Nel procedimento con rito ordinario, i giudici non hanno riconosciuto l’aggravante del metodo mafioso. Altri 6 imputati sono stati condannati con pene che vanno dai 10 anni ai 10 mesi.
L’inchiesta portò alla luce l’esistenza di un’organizzazione di narcotrafficanti attiva nella Capitale, smembrata dopo un blitz del Gico della Guardia di Finanza nel 2019. Ieri sono arrivate le condanne degli imputati che avevano scelto il rito ordinario e la sentenza. L’anno scorso c’erano state condanne dai 18 ai 5 anni di reclusione per quaranta persone che sedevano alla sbarra e imputati che avevano optato per il rito abbreviato.
Tonnellate di cocaina e hashish per 120 milioni di euro, importate per rifornire tutte le piazze di spaccio di Roma e del litorale. Cinquantuno gli indagati che finirono in manette. Persone accusate di narcotraffico e associazione a delinquere. Un numero di arresti record messi a segno dopo lunghe indagini dei finanzieri del Comando provinciale, coordinati dal procuratore della direzione distrettuale antimafia Michele Prestipino.
Gli investigatori scoprirono che una rete legava tutti i quartieri del narcotraffico, da Tor Bella Monaca a Ostia fino a San Basilio, passando per Pomezia e i Castelli Romani.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 19 Maggio 2022, 07:58
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