Incendio Ciampino, la Regione: «In 8 comuni vicino Roma finestre e porte chiuse, limitare uso dei condizionatori»

In queste ore è in atto un vero e proprio esodo dai Comuni maggiormente coinvolti dall'allarme diossina.

Rogo Ciampino, la Regione: finestre e porte chiuse. Da Albano a Marino divieti in 8 comuni vicino Roma

E' allarme diossina. Prescrizioni per otto comuni alle porte di Roma, compreso Ciampino dove sabato si è sviluppato un incendio in un impianto di stoccaggio di rifiuti. Le misure non riguardano Roma. A Ciampino, Marino, Albano, Grottaferrata, Castel Gandolfo, Ariccia, Lanuvio, Frascati si prescrive di tenere chiuse porte e finestre, limitare spostamenti e uso del condizionatore, lavare frutta e verdura. È quanto ha reso noto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, alla conferenza stampa dopo la cabina di regia convocata per l'incendio avvenuto a Ciampino.

 

 

Fuga dai comuni

In queste ore è in atto un vero e proprio esodo dai Comuni maggiormente coinvolti dall'allarme diossina. Ciampino è semideserta. Molti hanno anticipato le ferie, soprattutto chi ha figli piccoli ha preferito lasciare il territorio colpito dall'emergenza ambientale. «Chi può sta andando via da Ciampino dice Daniela Ballico, consigliera di minoranza - assurdo che non sia stata ancora firmata un'ordinanza: ci sono molti centri estivi sul territorio con tanti bambini che respirano aria inquinata, per non parlare degli anziani, non ci sono provvedimenti seri e si comunica con la cittadinanza solo coi social». C'è incertezza anche sull'utilizzo di carni, frutta e verdura. «Dai dati - afferma il professore Giovanni Galluccio, pneumologo - risulta una criticità nell'area più prossima al rogo. Con una presumile riduzione dell'emergenza nei prossimi giorni. La diossina si deposita sui terreni ed è per questo che, solitamente, non è auspicabile il consumo di prodotti che hanno origine in un raggio di circa tre chilometri. Nell'aria più fastidiosi sono i carboni e fumi, che possono dare fastidio a soggetti ipersensibili».
L'emergenza ambientale e la difesa del territorio ha spinto i cittadini a creare su Fb il gruppo locale "Salviamo l'aria e l'ambiente dei Castelli Romani", mentre associazioni, ambientalisti e categorie produttive hanno richiesto per venerdì un incontro con l'assessore regionale all'Ambiente, Fabrizio Ghera, con il sindaco di Roma e della Città Metropolitana, Roberto Gualtieri e le amministrazioni comunali dei Castelli.

Unanime la protesta dei commercianti dell'area industriale di Ciampino: «Abbiamo già subito un calo pari al 5% della domanda», spiegano dal Best Parking, il centro auto noleggio a pochi centinaia di metri dalla Ecologica mettiamo la mascherina per proteggerci, non abbiamo altra scelta». Quadro simile all'oulet di via Bandinelli. «L'afflusso dei clienti è sceso notevolmente dice una delle commesse purtroppo l'odore di plastica bruciata è fortissimo, abbiamo tolto le mascherine dai cassetti, pensavamo che non servissero più e invece siamo tornati indietro».

 

Le indagini

Nel mirino della Procura di Velletri è tutta la documentazione in possesso alla Città Metropolitana. L'obiettivo è accertare se siano stati rispettati tutti gli standard di sicurezza, a partire dalla prima autorizzazione del 2016 fino alla variante del 2022, rilasciata per aumentare il conferimento dei rifiuti. Bisognerà verificare se il quantitativo e la tipologia di rifiuti trattati siano conformi. I militari nei prossimi giorni risentiranno i tre operai presenti al momento dello scoppio del rogo originato da un nastro trasportatore, parimenti vaglieranno le immagini girate dalla videosorveglianza. Se i sistemi di sicurezza sono stati gravemente deficitari si potrebbe paventare il disastro colposo. Ma ora si indaga per incendio colposo.
Karen Leonardi
Alessia Marani


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 2 Agosto 2023, 17:59
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