Code, disagi per la viabilità, l'Italia spezzata in due: stavolta il blocco della A1 effettuato dai ristoratori di Tni Italia, dopo la prima azione martedì scorso all'altezza di Orte, è durato cinque ore. Un centinaio di persone rischia ora l'accusa di blocco stradale e interruzione di pubblico servizio. La protesta per le riaperture e contro il coprifuoco, iniziata verso le 9.30 prima su una e poi su entrambe le carreggiate dell'Autosole nei pressi del casello di Incisa, tra Firenze e Arezzo, ha visto anche due feriti lievi, urtati da un'auto che ha forzato il blocco dei manifestanti. «Qui ci sono imprenditori stanchi di subire, che vorrebbero riaprire e tornare a lavorare, rispettando i protocolli di autogrill e mense», ha spiegato il presidente di Tni Italia, Pasquale Naccari.
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Il nodo del coprifuoco
Per l'associazione, che la settimana scorsa aveva promosso la manifestazione del Circo Massimo a Roma, non bastano le linee enunciate dal governo: fra le richieste ci sono l'abolizione del coprifuoco, riaperture il 25 aprile a pranzo e a cena anche dentro i locali e non solo all'esterno, no al pass vaccinale e no al pagamento mediante il solo Pos. Circa 300 i manifestanti che hanno presidiato la A1 fino alle 14.20, lasciando libera solo la corsia d'emergenza, e inscenando una 'performancè con un tavolino apparecchiato. Fra loro c'era anche Hermes Ferrari, il ristoratore modenese che a Roma il 6 aprile in piazza Montecitorio era vestito da sciamano come Jake Angeli a Capitol Hill: «Mentre la gente piangeva davanti al Parlamento e chiedeva un aiuto tutti si sono concentrati solo su un cappello e due corna, dovete farci riaprire», ha lamentato.
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Automobilista identificato
«Andiamo via - ha poi dichiarato Naccari, sciogliendo il blocco - con l'indicazione al governo di accogliere i nostri punti, altrimenti saremo costretti a ripetere gesti eclatanti».
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— Ristoratori Toscana (@RistToscana) April 19, 2021
Ultimo aggiornamento: Lunedì 19 Aprile 2021, 21:46
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