PADOVA - Res pubblica, la cosa pubblica. Ogni cittadino dovrebbe averne cura e rispetto. Ma guai al fai da te: riparare il bene comune a tutti può essere molto pericoloso per le proprie tasche. All’inizio di maggio in Brianza un pensionato, stanco di avere quella buca sulla strada comunale davanti a casa, dopo avere chiesto più interventi alle istituzioni per ripararla, si è rimboccato le maniche e l’ha chiusa. Un errore, perché il giorno dopo sono arrivati gli agenti della municipale e lo hanno multato. Non solo, gli è stato ordinato di ripristinarla come la aveva trovata. Un anziano troppo “zelante” per le autorità. Così come lo è stato alla fine di marzo un cittadino cinese residente in via Camporese a Ponte di Brenta. Bayi, il suo nome italiano è Ivano, 56 anni sposato e con tre figli, ha pensato di ripulire un terreno comunale abbandonato presente all’interno di un quadrilatero di palazzi.
IL FATTO Lo straniero, a Padova con la famiglia da vent’anni, prima di entrare in azione ha chiesto agli altri residenti se erano d’accordo nel bonificare quella piccola discarica con tanto di topi. Ricevuto il benestare collettivo si è messo all’opera. Prima ha raccolto cartacce, immondizia e 37 bottiglie di birra, e poi ha iniziato a dissodare il terreno. Quando viveva in Cina abitava in campagna e da buon contadino, per ridare vita a quel pezzo di terra, ha seminato fagiolini e carote. La comunità ha approvato, tutti contenti di poter riutilizzare quel giardino, tranne un residente. L’operato del cittadino cinese proprio non gli è piaciuto, così ha chiamato i vigili urbani.
IL CONTROLLO Il signor Ivano il 30 marzo, mentre stava curando l’area verde comunale, ha ricevuto la visita di un paio di agenti della polizia locale.
Bici multate per divieto di sosta: «Senza rastrelliere non sappiamo dove parcheggiare»
LA FAMIGLIA «Mio padre non ha dimestichezza con la lingua italiana e forse è stato vittima di un malinteso, tutto si poteva risolvere senza multarlo» ha detto la figlia Tina, 22 anni, nata in Italia, e studentessa alla Facoltà di lingue orientali all’Università Ca’ Foscari di Venezia. «Quel pezzetto di terra - ha ripreso la ragazza - è abbandonato da anni ed era diventato una discarica a cielo aperto, dove era stata pure segnalata la presenza di topi. Quando mio padre ha ripulito l’area ha anche raccolto 37 bottiglie di birra vuote. La sua idea era quella di tenerla pulita e utilizzarla in piccola parte per seminare fagiolini e carote. Ma il suo intervento non è piaciuto a un residente che ha chiamato la polizia locale. Tutti gli altri residenti invece avevano approvato la sua azione». Alla fine la figlia ha lanciato un appello a Palazzo Moroni: «Mio padre ha già pagato la multa, ma spero che il Comune intervenga per restituirgli la somma».
Ultimo aggiornamento: Sabato 3 Giugno 2023, 12:06
© RIPRODUZIONE RISERVATA