Storico intervento chirurgico in Italia. Ieri all'ospedale Giovanni XXIII di Bergamo è stato eseguito il primo trapianto di polmone da vivente in Italia. Un padre ha infatti donato parte di un polmone al figlio di 5 anni che è affetto da talassemia. Proprio a causa di questa malattia il padre aveva già donato al piccolo il midollo.
Padre e figlio sono in prognosi riservata a causa della "malattia da trapianto contro l'ospite"
Ma questa donazione ha causato una reazione, la cosiddetta malattia da trapianto contro l'ospite, in base a cui le cellule trapiantate attaccano gli organi del ricevente, in questo caso il rigetto aveva causato al piccolo un danno polmonare irreversibile. Padre e figlio sono ricoverati in prognosi riservata ma i medici sono fiduciosi.
Cardillo: «Il trapianto da padre a figlio è un vantaggio immunologico»
«Si tratta di un intervento di estrema complessità, eseguito in un centro che ha grande esperienza nel trapianto pediatrico e di polmone, e che dimostra ancora una volta il livello di eccellenza della trapiantologia italiana»: così il direttore del Centro nazionale trapianti Massimo Cardillo commenta la notizia del primo trapianto italiano di polmone da donatore vivente realizzato all'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. «Occorre ancora molta cautela - sottolinea Cardillo - in attesa che venga sciolta la prognosi del piccolo ricevente e del suo donatore, ma tutto sta andando come era nelle aspettative.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Gennaio 2023, 19:28
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