Stilista trovata impiccata al parco. "Sono certa che mia sorella Carlotta avrà giustizia"

Milano, stilista trovata impiccata al parco. "Sono certa che mia sorella Carlotta avrà giustizia"

di Angela Calzoni
Giorgia Benusiglio, oggi ricorrono i due anni della morte ancora avvolta nel mistero di sua sorella Carlotta. Che tipo era?
«Era uno spirito libero e paradossalmente è morta in catene, questa cosa ci fa tanto male. Era molto riservata. Dire che faceva la stilista è riduttivo, era una vera artista. Era magnetica, quando entrava in una stanza non potevi non notarla. Sapeva scavarti nell’anima con un solo sguardo. Chiunque conoscesse Carlotta per un motivo o per un altro se ne innamorava».
Come si spiega che sia stata affascinata da un compagno che l’ha resa così infelice?
«Avevamo perso papà da appena 6 mesi quando si sono conosciuti e Carlotta sentiva la necessità di una figura maschile accanto. Lui inizialmente era disponibile e attento poi però aveva degli exploit di aggressività. In un anno e mezzo il loro rapporto si è trasformato in un incubo. Carlotta ha sporto diverse denunce, circa un mese prima di morire è andata in Questura dichiarando di aver paura per la sua incolumità».
Non ha mai creduto al suicidio?
«Io, mia madre e tutte le persone che la conoscevano bene! Non si sarebbe mai tolta la vita, men che meno in maniera così plateale. Si scontra molto con la sua riservatezza. Carlotta amava la vita».
Il compagno non ha mai chiarito quello che è successo quella notte?
"Nei suoi racconti ci sono tante discrepanze. È stato sentito dagli inquirenti due volte ed in entrambe le dichiarazioni ha omesso e mentito. I video delle telecamere di piazza Napoli, però, mostrano che lui, che indossava una coppola bianca, era con mia sorella vicino al parco e stavano litigando e le elaborazione dei filmati lo collocano vicino all’albero proprio mentre Carlotta moriva. Ci deve spiegare cosa è successo».
Sono in corso nuovi accertamenti. Lei che cosa si aspetta?
«Con la riesumazione del corpo sono emerse lesioni alla vertebra C3 e al cornetto sinistro tiroideo, non compatibili con un suicidio. I nostri consulenti stanno anche analizzando i video con una tecnica particolare nella speranza di poter vedere ancor meglio cosa sia accaduto».
Come la ricorderete?
«Pensavamo di organizzare una commemorazione, ma la mamma non se l’è sentita, staremo comunque insieme.
Abbiamo bisogno di conoscere la verità per poter superare la rabbia e il dolore che ci accompagnano ormai da due anni. Carlotta è con noi ogni giorno, ci vive dentro».

Ultimo aggiornamento: Giovedì 31 Maggio 2018, 10:33
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