I ritmi indie dei Brian Jonestown alla Santeria

I ritmi indie dei Brian Jonestown alla Santeria

di Massimiliano Leva
Concerto sui generis al Santeria. Sul palco arrivano i Brian Jonestown Massacre guidati dal leader Anton Newcombe: folle vita la sua trasformata in genialità musicale.
La musica concepita e vista come “un terzo occhio della mente”, per dirlo come ai tempi della California hippie a cui la band fa estremo riferimento nei suoi cliché musicali. Originari proprio di quello Stato, i Brian Jonestown Massacre hanno fatto loro la lezione del rock psichedelico anni Sessanta (omaggiato sin dal nome che cita palesemente Brian Jones, chitarrista dei Rolling Stones morto nel 1969 e “anima acida” delle Pietre Rotolanti).
Canzoni che reinterpretano in chiave moderna le suggestioni e le visioni di allora attraverso rock, folk, blues, pop e country. A capo di tutti, Newcombe: che sin dagli esordi è stato uno dei massimi menestrelli dell’acid rock americano, tanto da portare la sua band a volte anche fuori dai binari, addirittura quando, visto il loro crescente successo, stavano per essere messi sotto contratto da una major discografica che però all’ultimo preferì fare marcia indietro, proprio per le bizze e l’imprevedibilità del leader.
In fondo, a ben guardare, niente di strano per il capo di una band che prende il nome da un suicidio di massa avvenuto nel 1978 a Jonestown, in Guyana. Dal vivo portano le canzone dell’ultimo cd “Something else”.
In viale Toscana 31, ore 21.30 – esaurito.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 27 Settembre 2018, 10:24
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