Milano, supermarket di armi da guerra e fiumi di cocaina: 30 arresti

Indagini tra Lombardia e Calabria

Milano, supermarket di armi da guerra e fiumi di cocaina: 30 arresti

di Simona Romanò

Fiumi di droga dal Sudamerica, tanto hascisc quanto cocaina del valore di 33 milioni di euro, destinati alle piazze di spaccio di Milano, soprattutto Quarto Oggiaro, e a quelle di Monza e di Cinisello Balsamo. E il market delle armi, anche da guerra, acquistate dall’ergastolano con la propria base a Monza, che approfittava dei permessi premio per fare gli affari illeciti. I militari del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Monza Brianza - che hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Milano su richiesta della Dda - hanno arrestato 30 persone (26 italiani e 4 marocchini) alle quali sono contestate 221 capi d’imputazione. Le manette sono scattate da Milano a Monza, da Reggio Calabria a Catanzaro, a Udine. È stata colpita anche la nota famiglia di ‘ndrangheta dei Bellocco, originaria di Rosarno, da tempo in Lombardia.

DROGA

L’inchiesta ha ricostruito un traffico di stupefacenti da tre tonnellate di hascisc (del valore alla vendita di circa 12 milioni di euro) e 374 chili di cocaina (da circa 11 milioni).

I guadagni erano reinvestiti in orologi di lusso, acquistati in una nota gioielleria del centro di Milano, immobili residenziali, attività commerciali, oltre che in nuovi carichi. Lo stupefacente arrivava dal Sud America, nascosto nei container, nel porto calabrese di Gioia Tauro. E da lì veniva trasferito a Milano, dove la banda aveva la propria base operativa, pur mantenendo le relazioni con i calabresi.

INDAGINI

La svolta nel febbraio 2021, in piena pandemia, quando i carabinieri hanno seguito alcuni indagati in un viaggio di “lavoro”, in auto, in Spagna, per acquistare coca. Poi, i militari hanno acquisito le chat dei trafficanti, sulla piattaforma Sky-Ecc con telefonini criptati. Parallelamente al business della droga, i carabinieri hanno scoperto il traffico di armi da fuoco comuni e da guerra (fucili di assalto, pistole Beretta, bazooka, bombe a mano): il fornitore era un pregiudicato di Monza condannato all’ergastolo per omicidio ed associazione mafiosa. 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 28 Giugno 2023, 06:45
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