Ambra Orfei: «Il Christmas show arriva sul pc di casa. I bimbi hanno bisogno di favole»

Ambra Orfei: «Il Christmas show arriva sul pc di casa. I bimbi hanno bisogno di favole»

di Ferruccio Gattuso

«Un Natale così diverso richiede una surplus di fantasia. Per i bambini, si sa, avere fantasia è un gioco, dunque “Il Villaggio delle Meraviglie” – tradizionale evento ospitato a Porta Venezia, giunto alla 14ª edizione – diventa più o meno come l’Isola che non c’è di Peter Pan. Seconda stella a destra fino… alla prima connessione wifi. L’iniziativa, curata da Scenikoevents e in cartellone fino al 6 gennaio, va in scena on line. La madrina d’eccezione è sempre lei, Ambra Orfei.

Il 28 dicembre alle 17,30 su piattaforma Zoom la festa clou “Christmas Show: Il Circo degli Elfi” la vede protagonista: di che cosa si tratta?

«È uno spettacolo che celebra la tradizione circense. Natale e circo si uniscono in un tripudio di Elfi acrobati e danzanti: sono loro a organizzare una festa per Babbo Natale. Guest star, l’artista internazionale Snejnka Nedeva e con lei Cristian Orfei ultima leva di famiglia».

Tra le altre iniziative on line?

«I bambini possono incontrare da casa, insieme ai propri genitori, la Regina degli Elfi che canterà, ballerà e svelerà i segreti del Regno di Ghiaccio. Dal sito del Villaggio delle Meraviglie si può selezionare una videochiamata personalizzata con Babbo Natale o Elfa Pasticcina».

Il Natale per i bambini è un diritto...

«Proprio così.

Non potevamo lasciare soli migliaia di bimbi e famiglie che negli ultimi 13 anni sono sempre accorsi ai Giardini Indro Montanelli».

Lei è nata a Roma, ma da anni felicemente milanese: la città si riprenderà?

«Su questo non ho dubbi. Dal 1990 vivo qui, dove ho fondato la mia scuola di circo, la Circus School Urban Gravity».

Il circo sta affrontando le stesse difficoltà del teatro.

«Lo stop è stato duro. La famiglia Orfei vive su un esercito di artisti e tecnici. Ma di una cosa sono certa: il circo non morirà mai. Con mia figlia, che ora ha 9 anni, gli Orfei raggiungono la sesta generazione».

Come ha vissuto questi mesi?

«Nel lockdown, sempre in contatto con tutta la famiglia Orfei, da mio fratello Paride a zia Liana, 83 anni, la più anziana di tutti noi. In autunno, in forma leggera, sia io sia mio marito siamo stati colpiti dal virus. Tutto bene, si guarda avanti».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 24 Dicembre 2020, 06:00
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