Nubifragi a Milano, ragazzo di 27 anni colpito da un ramo resta invalido. Nessuno responsabile per la potatura, e il caso viene archiviato

Il giovane ha subito danni cognitivi talmente gravi da richiedere l'amministrazione di sostegno da parte del padre

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di Redazione web

Un ragazzo di 27 anni è rimasto permanentemente invalido a causa della caduta di due alberi abbattuti dal maltempo a Milano, sulla strada che costeggia il fiume Lambro, e che hanno provocato un incidente che ha del paradossale. Così come assurdo è il dibattito sulla responsabilità dell'evento, che viene rimpallata tra enti pubblici e privati coinvolti nella manutenzione del verde. Il caso è stato denunciato dal Corriere della Sera.

L'incidente

Il maltempo causa il crollo di due alberi sulla strada intralciando il passaggio delle auto. Il primo conducente rimasto bloccato scende dall'auto per chiamare i soccorsi, mentre sopraggiunge un furgone che centra in pieno il tronco caduto. Un grosso ramo viene scagliato e colpisce il giovane uscito a dare l'allarme: così il 27enne subisce danni così gravi da rimanere in uno stato di incapacità che richiede l'amministrazione di sostegno da parte del padre.

Lo scaricabarile 

La questione cruciale che emerge è la catena di enti pubblici e privati a cui sembra essere stata affidata la gestione e la manutenzione della strada e dell'area verde circostante.

La Procura di Milano, di fronte alla complessità della situazione, ha chiesto l'archiviazione del fascicolo, ma gli avvocati del padre del giovane si sono opposti strenuamente. Il tratto di strada dove si è verificato l'incidente, in via Fiume Lambro, risulta intestato all'Anas fino al 1999, successivamente ceduto alla Città Metropolitana di Milano, che, a sua volta, sembra aver passato il testimone al Comune di San Donato Milanese. La gestione del verde sembra essere di competenza dell'Ente Parco Agricolo Sud Milano e del Consorzio d'Irrigazione Roggia Certosa Porro, con ognuno che si scarica la responsabilità sulla manutenzione dell'area verde.

L'opposizione

Gli avvocati della famiglia, Giambattista Lomartire e Chiara Tanzarella, hanno presentato un'opposizione alla richiesta di archiviazione, chiedendo ulteriori indagini sulle responsabilità effettive nella gestione della strada e della vegetazione circostante.


Ultimo aggiornamento: Sabato 6 Gennaio 2024, 10:58
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