Milano, appiccato incendio nel carcere minorile Beccaria: trenta detenuti intossicati. Soccorsi ostacolati dalla carenza di agenti

Milano, appiccato incendio nel carcere minorile Beccaria: trenta detenuti intossicati. Soccorsi ostacolati dalla carenza di agenti
MILANO - Sono trenta le persone intossicate dal fumo dell'incendio che si è sviluppato nel pomeriggio all'interno del carcere minorile "Beccaria" di Milano, probabilmente a causa di lenzuola date alle fiamme per protesta. Nessuno dei detenuti è in pericolo di vita, quasi tutti sono valutati in codice bianco o verde, ma la situazione non è serena all'interno dell'istituto, in attesa di capire chi deve essere trasportato in ospedale e chi può essere assistito sul posto.

Non solo, ogni detenuto per uscire ha bisogno di due uomini delle forze dell'ordine e non ci sono sufficienti agenti della polizia penitenziaria per questa operazione. E questo rende le cose ancora più complicate.

Intanto i giovani detenuti sono stati trasferiti in cortile, in quanto è necessario valutare se l'area dell'edificio invasa dal fumo sia agibile o meno. A quanto si apprende, si sarebbero registrati anche momenti di forte tensione e alcune delle persone coinvolte avrebbero riportato delle contusioni. L'incendio è comunque stato spento e i mezzi dei vigili del fuoco sono rientrati in caserma.

L'incendio è comunque stato spento e i mezzi dei vigili del fuoco sono rientrati in caserma.

Le persone portate in ospedale, in particolare al Fatebenefratelli e al San Paolo di Milano, sono tre agenti della polizia penitenziaria. L'incendio, secondo i carabinieri intervenuti sul posto, è partito dal secondo piano dell'istituto Beccaria, dove alcuni minori detenuti hanno appiccato l'incendio dando fuoco a lenzuola e coperte.

Ultimo aggiornamento: Domenica 8 Luglio 2018, 08:00
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