L’uomo e la donna sono già a terra quando i vicini, richiamati dai colpi secchi di pistola, si affacciano sui balconi e riprendono con il telefonino. E lei è lì, al centro dello spiazzo, un impermeabile azzurro, una sportina sorretta con il polso. I capelli grigi raccolti, uno sguardo senza emozioni, come uno squalo. E in mano una pistola a tamburo. Le urlano insulti, dai balconi, ma lei scrolla le spalle e rientra nel suo appartamento. E lì aspetta i carabinieri.
È la killer spietata che non ti aspetti, Silvana Erzenberger, 71 anni, origini sinti, ambulante. Ed è la vicina che non desideri. Si beccavano da anni, lei e le due persone che ha lasciato sull’asfalto. Lui è Luigi Casati, 62 anni. Alle 7,30 è sceso in strada, in via Brasside, a Treviglio, Bassa Bergamasca, con Chanel: un cagnetto i cui abbai erano già stati tra i motivi di liti con la vicina. Lei lo ha raggiunto ed ha sparato. Quattro o cinque colpi. Raggiunto all’addome, Casati è crollato. Era forse già cadavere quando in strada lo ha raggiunto la moglie, attirata dagli spari.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, tra la 71enne e la coppia gli screzi andavano avanti da tempo, ma nessuno avrebbe immaginato un epilogo così drammatico. Racconta il figlio della coppia, Emanuele Casati, sconvolto: «Questa donna continuava a inventare accuse contro i miei genitori, questa storia andava avanti da anni».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 29 Aprile 2022, 07:43
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