Milano, boom di centenari. In 30 anni passati da 64 a 672. E l'86% sono donne

I dati di Fondazione per la Sussidiarietà

Milano, boom di centenari. In 30 anni passati da 64 a 672. E l'86% sono donne

di Simona Romanò

A Milano si campa cent’anni. Non è soltanto un modo di dire, ma un dato di fatto, che è dimostrato dal boom di centenari che vivono in città. Dal 1992 ad oggi (in trent’anni) i residenti che hanno spento oltre 100 candeline sono passati da 64 a 672, ovvero uno ogni duemila abitanti, che è un’incidenza superiore a tutte le altre grandi città italiane, con un aumento di oltre dieci volte. Anziani che hanno visto trascorrere un secolo di storia. Le donne sono la maggioranza, a quota  86%. Sono i numeri dell’indagine di Fondazione per la Sussidiarietà, illustrata alla presentazione del libro Longevità fatale alla libreria Hoepli: un incremento legato alle migliori condizioni di vita, alla migliore alimentazione, alla miglior cura e igiene personale e ai progressi della medicina». «Siamo orgogliosi», ha commentato il sindaco Giuseppe Sala.

PIU’ DONNE

A trainare la crescita dei centenari milanesi sono soprattutto le donne, che a inizio 2023 erano 576 (circa l’86% del totale), rispetto a 128 di inizio secolo. Gli uomini con oltre 100 anni sono 96 (14%), rispetto ai 23 presenti nel 2000. Solo 30 anni fa i centenari erano una rarità: appena uno ogni 21.000 abitanti. La popolazione residente, nel frattempo, è rimasta stabile, intorno a 1 milione e 370mlila abitanti.

UN ORGOGLIO

«È un orgoglio per Milano accogliere tanti cittadini e cittadine over 100», ha dichiarato Sala. «La crescita della popolazione anziana obbliga a ripensare la città in un’ottica multidisciplinare, così da rispondere in maniera efficace alle istanze di cittadine e cittadini maturi».

Quindi, una società “ripensata” che possa contribuire a migliorare la qualità e le aspettativa di vita delle persone. E che rivolga più attenzione ai soggetti più anziani che hanno bisogno di servizi e assistenza. Non solo: anche la socialità svolge un ruolo fondamentale con attività collettive e sociali pensate per non sentirsi soli.

NUOVA SFIDA

«La crescente longevità è una nuova grande sfida per garantire servizi e assistenza ai cittadini fragili, impegno che non può venire meno in una grande democrazia», ha affermato Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà. «In tempi difficili come questi per la finanza pubblica, i bisogni di cura possono essere affrontati grazie a un’alleanza tra pubblico e privato sociale e diventare quindi un’occasione per rafforzare la coesione sociale del territorio». 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 6 Ottobre 2023, 06:05
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