Lombardia, in 550mila lasciano il posto fisso

Lombardia, in 550mila lasciano il posto fisso

di Simona Romanò

Se ne sono andati in 420mila nel 2021. E in 550mila nel 2022. Sono i lavoratori che in Lombardia hanno abbandonato il posto fisso. Lo hanno fatto per scelta personale, di vita, anche a costo di fare un salto nel vuoto, perché «con la pandemia le persone soprattutto i giovani ricercano nella propria occupazione una sorta di soddisfazione, di benessere personale che va oltre la dimensione economica». Parola Enzo Mesagna, segretario Usr Cisl Lombardia, al convegno Dentro l'epoca delle grandi dimissioni (organizzato con BiblioLavoro e Ufficio vertenze Cisl Lombardia a Milano) durante il quale è stata presentata un'indagine sul fenomeno delle dimissioni volontarie in Lombardia. Numeri allarmanti: «Oltre 420mila dimissioni nel 2021, oltre 550mila nel 2022, ma il dato preoccupante è che rappresentano oltre il 12% della complessità della forza lavoro», spiega Mesagna. «Una sorta di alert cui tutti dobbiamo prestare attenzione, perché dalla ricerca si evince che alcune persone lasciano il proprio lavoro senza avere un altro approdo sicuro».


ADDIO LAVORO Il risultato dell'indagine mostra come le motivazioni principali, che hanno spinto i lavoratori a presentare le dimissioni volontarie, sono per il 36% l'eccessivo stress-lavoro correlato; per il 34,9% la causa è il brutto clima aziendale e le relazioni professionali tra colleghi e superiori; per il 29,5% una prospettiva di miglioramento economico mentre per il 26,2% la necessità di maggiore conciliazione vita-lavoro/smart working.

Le grandi dimissioni «quest'anno stanno interessando tutti, a prescindere dal genere e dall'età», anche se il maggior coinvolgimento è delle donne, perché «sottopagate, sotto inquadrate e appesantite dagli impegni familiari». Fra i settori più colpiti, il terziario, fra commercio, ristorazione e hotel.


PROSPETTIVE «Sei lavoratori su dieci avevano già un'altra opportunità lavorativa quando hanno deciso di dimettersi, ma il 40% ha compiuto un salto nel vuoto. Di questo, 40% però, oggi, oltre la metà è nuovamente occupato», ha sottolineato Francesco Girolimetto, direttore BiblioLavoro. Sta di fatto che «tra 50 anni, in Lombardia, mancheranno più di un milione di lavoratori», ha aggiunto l'assessore regionale al Lavoro, Simona Tironi. «Dobbiamo disegnare un mercato del lavoro completamente diverso».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Novembre 2023, 11:26
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