Lara Comi, condanna a 4 anni e due mesi al maxi processo “Mensa dei poveri”

Era finita agli arresti domiciliari (poi revocati) nel novembre del 2019 per corruzione, false fatture e truffa ai danni dell'Unione europea

Lara Comi, condanna a 4 anni e due mesi al maxi processo “Mensa dei poveri”

di Redazione web

L'eurodeputata di Forza Italia Lara Comi è stata condannata dai giudici del tribunale di Milano a quattro anni e due mesi nel processo ribattezzato 'Mensa dei poveri' che vede imputati politici e imprenditori per un presunto giro di tangenti.

Lara Comi, difesa dall'avvocato Gian Piero Biancolella, era finita agli arresti domiciliari (poi revocati) nel novembre del 2019 per corruzione, false fatture e truffa ai danni dell'Unione europea per circa 500 mila euro per i corsi di formazione dei dipendenti di Afol, agenzia per la formazione, orientamento e lavoro.

Vicenda che aveva visto coinvolto l'ex direttore dell'ente regionale Giuseppe Zingale e l'allora socia della Comi, Maria Teresa Bergamaschi, avvocato e commercialista che inizialmente aveva per parlato di una tangente da 10 mila euro.

Per i tre, nelle brevissime repliche di stamane, il pm Stefano Civardi aveva chiesto una riduzione di pena (da 5 anni e mezzo a 4 anni e 2 mesi per l'europarlamentare) per la derubricazione del reato di corruzione contestato ai tre imputati: l'aggravante di aver commesso il fatto in qualità di pubblico ufficiale va riqualificata in incaricato di pubblico servizio. I giudici hanno di fatto accolto la tesi accusatoria.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 2 Ottobre 2023, 16:31
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