Expo, Sala: "Tutto trasparente e approvato dal cda, ho assunto il peso delle decisioni"
di Simona Romanò
Ha ribadito di essere «tranquillissimo, perché tutti erano informati». Nessun documento firmato sottobanco. Lo ha ripetuto anche il legale di Sala, l'avvocato Salvatore Scuto: «L'accusa di turbativa d'asta è priva di qualsiasi costrutto logico e giuridico. Lo stralcio parziale delle piante fu approvato all'unanimità dal Cda di Expo il 28 maggio 2012». Il sindaco è sotto il fuoco di centrodestra e M5S. Non fugge, però, al confronto diretto e assicura che sulla vicenda «riferirà in consiglio comunale o alla capigruppo», già la prossima settimana. È sicuro «di avere la coscienza a posto» e di voler proseguire con il proprio lavoro: nessuna autosospensione, quindi, perchè emerge la volontà di andare avanti con più vigore.
Non lo preoccupano neanche gli attacchi di CasaPound che, dopo il blitz nell'aula del consiglio e la rissa con i centri sociali, hanno tappezzato la città, martedì notte, con striscioni «Sala falsario dimettiti», riferendosi all'accusa di falso per la retrodatazione di un atto. «Da un certo punto di vista mi fa piacere il fatto che siano così aggressivamente contrari, si vede che il mio operato dà fastidio», ha precisato il sindaco. A fargli da scudo la giunta, con gli assessori convinti che «dimostrerà la propria estraneità ai fatti nelle sedi opportune». Non trapela nessun imbarazzo anche perché i commenti positivi, arrivati dai milanesi sui social network sono un sollievo. Cresce comunque l'attesa per il discorso di Sala in consiglio.
Intanto, ieri un centinaio di militanti antifascisti si è ritrovato in piazza Scala come risposta all'ultradestra.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 7 Luglio 2017, 10:03
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