Vagoni per sole donne? Boom di firme per la petizione. Ma non piace a tutti

Vagoni per sole donne? Boom di firme per la petizione. Ma non piace a tutti

di Simona Romanò

Una carrozza per sole donne su tutti i treni Trenord? «Una sorta di Apartheid, che io non accetto». È lapidario il presidente della Lombardia Attilio Fontana (Trenord è per metà regionale). Continua a far discutere la petizione lanciata dopo il caso delle due violenze sessuali a due ragazze sul convoglio Milano-Varese. La raccolta firme è stata promossa on line su charge.org: «Vogliamo viaggiare sicure». Promotrice è Carla Achini, ottica-optometrista di Malnate (Varese), ex consigliera provinciale e oggi delegata Confesercenti, che chiede «l'istituzione di carrozze rosa così le viaggiatrici saranno protette a qualsiasi ora». Il contafirme, dopo quasi 20 giorni, non si ferma: ieri, è arrivato a oltre 43mila adesioni. E ogni minuto carica nuovi firmatari.
NO CARROZZE ROSA Nonostante i numeri da record della petizione, piovono voci contrarie da più fronti. Secondo Fontana, «è una ghettizzazione e non la strada giusta per affrontare la sicurezza» sul trasporto pubblico: «Allora, a questo punto, chiedo che ci siano più controlli, che mandino l'esercito sui treni sulle tratte e negli orari più pericolosi». Stessa posizione Filt-Cgil: «Più sicurezza, non segregazione. Non accettiamo l'idea che i treni diventino zone franche». Il sindacato invoca «più sorveglianza a bordo e in banchina». Non solo. «Negli orari serali la tutela maggiore può essere data dal concentrare la presenza dei viaggiatori su poche vetture, preferibilmente in testa al convoglio, rispetto a riservare aree per distinzione di genere». Da alcuni giorni, un annuncio sonoro, invita proprio a fare ciò.
SOS SICUREZZA L'insicurezza sui treni si misura dagli alert dei capitreno. Quante volte hanno chiesto l'intervento della polizia? Da gennaio al 30 novembre sono state registrate 8.165 richieste, 882 negli ultimi due mesi. Per atti vandalici o aggressioni al personale. Per rapine o per passeggeri che danno in escandescenze.
SORVEGLIANZA Ogni giorno, sono oltre 2mila i treni Trenord che circolano in Lombardia.

Di questi, circa 350 tra le 20 e mezzanotte, ovvero l'orario più a rischio, dove anche i molestatori possono prendere di mira le proprie vittime. Il primo filtro di sicurezza è il personale che verifica i biglietti (circa 1.000 tra capitreno e addetti al controllo, 50 assunzioni lo scorso luglio e 40 arriveranno a gennaio 2022): evitano di far salire a bordo i passeggeri visibilmente fuori controllo, quasi sempre senza ticket. Tra le misure anti-violenza, anche le telecamere sui convogli di nuova generazione, le cui immagini sono visibili dalla Polfer.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Dicembre 2021, 09:10
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