Precisiamo che in una precedente foto pubblicata a corredo dell’articolo era ritratto un omonimo del reale protagonista del fatto di cronaca e che la persona ritratta e' totalmente estranea alla vicenda. Ce ne scusiamo con l'interessato.
Lo hanno trovato ancora con il coltello in mano, l'arma con la quale ha ucciso il padre. Ma l'omicidio, nella sua mente tormentata, non era sufficiente. Ha anche tentato di fare a pezzi il cadavere e quando ieri mattina attorno alle nove i soccorritori sono entrati nell'appartamento di via Saint Denis, a Sesto San Giovanni, raccontano di essersi trovati di fronte a una scena «indescrivibile». Gianluca Loprete, diciannove anni e problemi psichici che lo affliggevano, ha ammazzato il papà Antonio, 57 anni, dirigente bancario alla Bpm, laurea alla Bocconi.
Padre e figlio vivevano insieme, ma erano due universi separati. Gianluca ha abbandonato gli studi, non lavorava ed è in cura da anni al Centro psico sociale, Antonio Loprete si occupava di lui da solo dopo la separazione, un'impresa superiore alle sue forze tanto che l'ansia e la fatica lo hanno trascinato nel gorgo della depressione. Cosa succedeva tra padre e figlio quando si chiudevano la porta di casa alle spalle è un abisso che emerge dalla trascuratezza delle stanze in cui vivevano e dal racconto dei vicini, che parlano di difficoltà evidenti. Ma nessuno, tra sabato e ieri mattina, ha sentito rumori strani, né immaginava potesse finire così. Con una telefonata ai carabinieri di Gianluca: «Ho ucciso mio padre, venite». È stato uno dei pochi momenti di verità del ragazzo che, dopo essere rimasto per ore con il corpo del padre accanto, in un lampo di lucidità ha confessato. Poi è ripiombato nel buio, quando sono arrivati i militari era confuso e sotto choc. Ha aperto lui la porta, sconvolto e sporco di sangue, impugnando il coltello. I carabinieri gli chiedono del padre e lui risponde: «Eh, dimmelo tu come sta». Poi si aggira per l'appartamento e dopo aver indicato la camera da letto del padre si rifugia nel silenzio, da quel momento non risponde più ad alcuna domanda.
LE FESTE
Il comportamento di Gianluca, per la verità, aveva creato qualche malcontento nel palazzo, tanto che durante il lockdown era stato segnalato per aver organizzato feste nonostante i divieti imposti per la pandemia. Il padre, che prima della separazione conduceva una vita normale, non riusciva ad arginarlo fino a esserne condizionato sprofondando nella depressione. L'appartamento sequestrato è in pessime condizioni, padre e figlio non si curavano del luogo in cui vivevano. I carabinieri del SiS di Milano e della compagnia di Legnano hanno portato Gianluca Loprete in caserma. Il giovane si è avvalso della facoltà di non rispondere ed è stato arrestato per omicidio volontario aggravato e per vilipendio di cadavere. Ora è in carcere a Monza.
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Giugno 2022, 13:01
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