Vince il concorso da primario ma era il testimone di nozze di uno degli esaminatori, accusati di falso ideologico

Il giudice monocratico del Tribunale di Avellino ha emesso una condanna di primo grado, stabilendo una pena di tre mesi di reclusione con sospensione condizionale

Vince il concorso da primario ma era il testimone di nozze di uno degli esaminatori, accusati di falso ideologico

di Redazione Web

Guai in vista per il vincitore del concorso come direttore dell'Unità Operativa Complessa di Cardiochirurgia presso l'ospedale Moscati di Avellino. La sua nomina è stata al centro di un processo dopo che è venuto alla luce che era il testimone di nozze di uno dei membri della commissione esaminatrice.

Contro i due protagonisti di questa storia, il giudice monocratico del Tribunale di Avellino ha emesso una condanna di primo grado, stabilendo una pena di tre mesi di reclusione con sospensione condizionale. I fatti risalgono al 2016, quando è stata avviata la procedura concorsuale per il ruolo in questione, mentre l'assegnazione, rivela il Corriere, è arrivata tre anni dopo, nel 2019, conferendo l'incarico da primario al candidato che era stato scelto dalla commissione.

L'accusa di essere il suo testimone di nozze

Secondo l'accusa, confermata dal giudice, un membro della commissione esaminatrice ha attestato che non c'erano incompatibilità con i candidati durante il concorso, senza rivelare che il vincitore era stato il suo testimone di nozze nel 2014.

L'incompatibilità è stata denunciata da un altro candidato, il cardiochirurgo Franco Triumbari, all'epoca primario facente funzioni del reparto.

Triumbari ha ricevuto un certificato di matrimonio che confermava il legame tra il membro della commissione e il vincitore del concorso. Durante il processo, è emerso che i due medici hanno avuto numerosi contatti telefonici, compreso uno il giorno in cui è stata ufficialmente annunciata la nomina del vincitore.

La condanna per i due medici include anche il pagamento delle spese processuali, con l'accusa di falso ideologico in atto pubblico. Hanno la possibilità di appellarsi contro la decisione di primo grado.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 5 Gennaio 2024, 14:28
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