Vanessa Ballan aveva denunciato (e perdonato) un altro stalker: il marocchino le aveva messo le mani al collo

All'apertura del processo, nell'ottobre del 2022, aveva ritirato la querela

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di Redazione web

Vanessa Ballan, la giovane cassiera di un supermercato del Trevigiano uccisa a 27 anni dal suo ex amante, era già stata vittima delle attenzioni di un altro stalker, che aveva regolarmente denunciato. Ma all'apertura del processo, nell'ottobre del 2022, aveva ritirato la querela.

Lo stalker marocchino

Tutto ha avuto inizio nell'estate del 2021, quando un uomo di 49 anni, cliente del supermercato, si è invaghito di Vanessa. Utilizzando pretesti e manipolazioni, è riuscito a ottenere il suo numero di telefono. Da quel momento, la vita della giovane cassiera si è trasformata in un incubo fatto di messaggi indesiderati e avances respinte. Per due settimane, tra il 22 luglio e il 4 agosto, l'uomo l'ha aspettata più volte nel parcheggio dell'Eurospin e le sue insistenze si erano fatte tali da seguirla fino a sotto casa sua. La giovane donna viveva uno stato d'ansia costante, culminato con un'aggressione fisica datata 4 agosto 2021: lo stalker l'ha presa per il collo vicino al cancello di casa.

Il giorno stesso, Vanessa andò a sporgere querela nella stessa stazione dei carabinieri, quella di riese, dove sarebbe tornata due anni dopo per denunciare l'ex amante poi suo assassino.

 

La querela ritirata

Nonostante la volontà iniziale della vittima di ritirare la querela, il pubblico ministero decide di perseguire l'uomo per atti persecutori. Tuttavia, durante la fase dibattimentale, Vanessa ritira nuovamente la querela, conducendo il giudice a emettere una sentenza di non luogo a procedere per remissione di querela. Alla base del ritiro della querela ci sarebbero state motivazioni personali. Vanessa, questa l'ipotesi, avrebbe semplicemente voluto intimidire il suo stalker per convincerlo a lasciarla in pace, come di fatto avvenne.


Ultimo aggiornamento: Sabato 23 Dicembre 2023, 11:16
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