Ucciso fuori dalla discoteca, insulti social alla ex del killer. Sara, 19 anni: «Lasciatemi in pace»

Ucciso fuori dalla discoteca, insulti social alla ex del killer. Sara, 19 anni: «Lasciatemi in pace»
Due giorni fa un giovane di 23 anni, Yoan Leonardi, è morto nel novarese, a Comignago, ucciso a coltellate da un coetaneo e amico, Alberto Pastore, dopo una rissa per motivi sentimentali. Secondo Alberto, Yoan aveva convinto lo scorso aprile la fidanzata Sara a lasciarlo: e la stessa Sara, 19 anni, su Facebook, è stata letteralmente travolta da attacchi e insulti sui social perché considerata responsabile di quanto accaduto.

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In un lungo post su Facebook, la giovane si è sfogata chiedendo di essere dimenticata e lasciata in pace. Postando alcuni messaggi privati ricevuti, Sara ha spiegato il suo malessere: «Questo è uno dei tanti messaggi tipo che sto ricevendo. - scrive - Alla maggior parte ho deciso di ignorare totalmente, ma qui ho voluto postarlo nella speranza che la mia risposta a questa ragazza basti anche per gli altri "haters" accaniti.
 Io lo ribadisco: i social, i telegiornali e tutte le notizie inerenti a questa tragedia, sono sbagliati in molte cose che ora non starò a raccontarvi nello specifico».



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Io vi chiedo solo di smetterla di mandare richieste su richieste di amicizia e soprattutto di scrivere messaggi (specialmente di tipo accusatorio) su Facebook e su Instagram (e intendo sia a me che alle altre persone coinvolte).
Come ho già detto, la vera storia la sappiamo solo noi e le forze dell'ordine a cui ci siamo rivolti - conclude il post di Sara - 
Ringrazio le persone che nonostante non mi conoscessero hanno voluto dirmi delle parole di conforto, ma chiedo anche a voi di avere pazienza e di non continuare a scriverci.
Ve lo chiedo con tutta me stessa. È una situazione che non auguro a nessuno.
 Se avete almeno un minimo di rispetto verso anche solo uno di noi, vi prego: lasciateci in pace».



L'AUTOPSIA VENERDÌ Intanto verrà eseguita venerdì l'autopsia sul 23enne ucciso domenica notte: la procura sta valutando l'ipotesi di contestare la premeditazione. Ieri Pastore si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al pm, ma ha già fatto sapere che si sottoporrà all'interrogatorio del gip all'udienza di convalida. Gli elementi che per la procura potrebbero confortare l'ipotesi della premeditazione sono il fatto che avesse con se un coltello, l'intenzione di restare da solo con Yoan dopo la partita di calcetto, il posto scelto per fermarsi con l'automobile. 

Ultimo aggiornamento: Martedì 27 Agosto 2019, 17:02
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