Uccide il rapinatore nella sua casa, assolto per legittima difesa: sentenza ribaltata dalla corte d'Appello
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I fatti risalgono al 2008, quando l'uomo, un commerciante romano oggi 41 enne, fu legato ed imbavagliato insieme con la compagna da due rapinatori al suo rientro a casa. I malviventi, entrambi italiani, minacciarono la coppia intimando loro di consegnare tutti i beni a disposizione. Il commerciante riuscì a liberarsi e, nella colluttazione, sfilò l'arma ad uno dei rapinatori sparandogli ad una gamba.
Colpì l'arteria femorale causando la morte del ladro. Il complice riuscì a fuggire ed è tutt'oggi latitante. In primo grado il commerciante, difeso dagli avvocati Daniele Bocciolini e Floria Carucci dello studio Marazzita, era stato condannato a 2 anni e 8 mesi con l'accusa di omicidio colposo per eccesso colposo di legittima difesa. Oggi, a dieci anni di distanza, la prima sezione della corte d'Appello di Roma, presieduta da Ludovica Cirolli, lo ha assolto da tutte le accuse.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 26 Ottobre 2018, 12:58
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