Sesso a tre con una ragazza ubriaca, poi l'accusa di violenza sessuale: "Lei era consenziente"
'Era consenziente' si difendono i due. Il caso risale a tempo addietro ma è emerso solo oggi, giorno dell'udienza preliminare fissata dal gup del tribunale di Cremona, Letizia Platè, davanti alla quale l'italiano e il sudamericano si sono difesi nel processo con rito abbreviato. Un processo a porte chiuse, perché l'udienza preliminare si svolge in camera di consiglio. La vittima è parte civile. Per l'accusa, quella sera la ragazza va con le amiche nel pub, frequenta il locale e conosce l'italiano che lo gestisce. Beve, non è lucida. Si fa tardi, le amiche se ne vanno e lei, rimasta a piedi, chiede al gestore del pub di accompagnarla a casa. Sull'auto sono in tre: lei, il cremonese e il brasiliano.
Secondo l'accusa, la ragazza credeva di essere riportata a casa. Si ritroverà, invece, nell'appartamento che il cremonese condivide con l'amico sudamericano. E qui sarebbe stata violentata. Sotto choc, la giovane si chiude poi in bagno e attraverso un sms invia una richiesta di aiuto ad un amico. Intanto, l'italiano e lo straniero si addormentano. Lei esce. Sotto casa la ragazza trova l'amico che l'accompagna prima al pronto soccorso dove verrà visitata, poi dai carabinieri, ai quali racconterà la violenza e denuncerà i due. Per gli imputati la ragazza era consenziente. Il gup ha rinviato il processo al prossimo 25 ottobre, giorno della sentenza.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Settembre 2017, 20:50
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