Sciopero supermercati, acquisti a rischio nella vigilia di Pasqua: orari, chi si ferma (e perché)

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno proclamato otto ore di sciopero in tutta Italia per il 30 marzo e con la mancata disponibilità al lavoro per il 31 e il primo aprile

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di Redazione Web

Sciopero supermercati domani, sabato 30 marzo 2024. A una settimana dal rinnovo del contratto nazionale del terziario con Confcommercio e Confesercenti, saltano infatti le lunghe e difficili trattative con Federdistribuzione. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno proclamato otto ore di sciopero in tutta Italia per il 30 marzo e con la mancata disponibilità al lavoro per il 31 e il primo aprile.

Calo dei redditi e aumento dei prezzi producono una chiara corsa al discount: la loro quota di mercato in Italia è passata dal 18,9% del 2019 al 23% del 2023, un anno nel quale i volumi di vendita della grande distribuzione nel suo complesso sono scesi dell'1,7%.

Con le vendite nominali che nel settore sono in crescita (+8,3%), ma solo per l'aumento generalizzato dei prezzi, spiega un rapporto dell'Area studi di Mediobanca sul settore. Un comparto che per Pasqua deve registrare la proclamazione di uno sciopero.

 

Lo sciopero

«Sono trascorsi oltre quattro anni dalla scadenza del primo (e ultimo) Ccnl sottoscritto - scrivono i sindacati - e la ritrosia patologica di Federdistribuzione a dare il giusto riconoscimento in termini economici ai dipendenti delle aziende sue associate non accenna ad attenuarsi».

Opposta la posizione dell'associazione di categoria che prende atto «con rammarico, della rottura unilaterale da parte delle stesse organizzazioni sindacali al tavolo della negoziazione per il rinnovo del contratto».

 

Il contratto

Federdistribuzione parla di «occasione persa» e ritiene lo sciopero «un atto di grave irresponsabilità e privo di fondamento». «Malgrado il rifiuto delle organizzazioni sindacali di rinnovare il contratto, le imprese aderenti - spiega Federdistribuzione - hanno quindi deciso di riconoscere ai propri lavoratori un aumento di 70 euro lordi (riparametrati al IV livello) a decorrere dal prossimo mese di aprile a titolo di anticipo sui futuri aumenti contrattuali, mantenendo l'auspicio che le organizzazioni sindacali possano tornare quanto prima al tavolo negoziale con l'obiettivo comune di giungere al rinnovo contrattuale».

 

I discount 

Intanto nel suo studio Mediobanca evidenzia come in Italia la diffusione dei discount sia in posizione mediana rispetto agli altri Paesi europei: con 94 punti vendita ogni milione di abitanti sono meno che in Polonia (128), Germania (115) e Spagna (101), ma più che in Francia (49) e Regno Unito (27).

Per aumento dei ricavi i discount doppiano la grande distribuzione tradizionale: nel 2022 il loro fatturato è cresciuto del 9,9% sul 2019 e del 13,4% sul 2021. Il report evidenzia anche come nel 2022 i distributori abbiano assorbito parte dell'inflazione dei fornitori (+11% l'aumento annuale dei prezzi alla produzione dell'industria alimentare e bevande sul mercato interno), trasferendo sui prezzi al dettaglio un livello di inflazione medio del 6,3%.

 

Consumi e prezzi

Ma nel 2023 la tendenza si è invertita e la variazione media annua dei prezzi al consumo ha superato quella dei prezzi alla produzione, con un aumento dell'8,2% contro il 6,3%. A livello mondiale nel 2022 i maggiori retailer internazionali della grande distribuzione hanno registrato un fatturato che oscilla tra i 568 miliardi della statunitense WalMart ai 20,8 della britannica Wm Morrison.

Ma per capacità di vendite sul mercato domestico Esselunga con 15.576 euro per metro quadrato supera tutti i principali operatori internazionali. A distanza la britannica Tesco (12.527 euro) e la canadese Empire (11.862), conclude l'osservatorio dell'Area studi di Mediobanca.

 

Due presidi a Milano

A seguito della rottura delle trattative per il rinnovo del contratto con le imprese delle grande distribuzione aderenti a Federdistribuzione, Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs Uil hanno indetto per domani sabato 30 marzo uno sciopero nazionale per l'intero turno di lavoro e nel milanese sono stati indetti due presidi. «Il contratto è scaduto da 51 mesi e i sindacati considerano inaccettabili le richieste delle imprese che aumentano la precarietà in maniera incondizionata e mortificano la professionalità dei lavoratori con l'abbassamento dei livelli di inquadramento», afferma una nota dei sindacati della provincia, aggiungendo che «Federdistribuzione è l'unica associazione imprenditoriale della grande distribuzione con cui non è stato ancora rinnovato il contratto».

A livello territoriale sono stati organizzati due presidi, dalle ore 8.30 alle 13. Uno si terrà a Milano davanti al supermercato Esselunga, in viale Umbria 28, l'altro a Carugate, in via dell'Artigianato sulla strada provinciale 208, un'area dove sono ubicati i punti vendita di Ikea e Leroy Merlin e il Centro commerciale Carosello.

 

Ikea, mobilitazione a Bari

Domani, in occasione dello sciopero nazionale del personale dipendente delle imprese della grande distribuzione moderna organizzata, proclamato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs, è previsto un presidio a Bari davanti alla sede di Ikea (via Caduti del lavoro 5). I lavoratori che aderiscono a Federdistribuzione nelle province di Bari e Bat (Barletta, Andria, Trani) si mobiliteranno dalle 9.30 alle 12.30, fa sapere Cgil in una nota, evidenziando che lo sciopero sarà «attuato mediante l'astensione dal lavoro per l'intero turno».

I lavoratori, spiega il segretario generale della Filcams Cgil Bari, Antonio Ventrelli, rivendicano «il diritto ad aumenti contrattuali dignitosi in linea con gli indici Ipca per far recuperare al personale della distribuzione moderna organizzata l'aumento del costo della vita che negli ultimi quattro anni ha falcidiato i salari».

 

Sciopero nelle Marche

Sciopero, domani 30 marzo, di un'intera giornata dei lavoratori del commercio con contratto di Federdistribuzione; per l'occasione, ci sarà un presidio davanti all'Ikea di Ancona, dalle ore 10 alle ore 12. Le ragioni dello sciopero si legano al mancato rinnovo contrattuale con questa associazione, scaduto da quasi 51 mesi.

Lo sciopero è stato proclamato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. I gruppi interessati allo sciopero sono: Lidl, Ikea, Oasi, Famila, Zara, Obi, Gala, Oviesse, Pennymarcket, Ins's mercato, Decathlon, Acqua & Sapone, Bricocenter e Leroy Merlin.

 

Chi si ferma

Alla vigilia di Pasqua disagi potrebbero verificarsi nei supermercati Esselunga, Lidl, Carrefour, Penny Market, Pam così come nei punti vendita Arcaplanet, Acqua&Sapone, Obi, Ikea, Metro, Rinascente, Kiko, Coin, Ovs, Zara e Upim


Ultimo aggiornamento: Venerdì 29 Marzo 2024, 19:36
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