Il futuro è donna. I ministri Orlando e Bonetti: «Più occupazione femminile. La rivoluzione? Il lavoro agile»

Il futuro è donna. I ministri Orlando e Bonetti: «Più occupazione femminile. La rivoluzione? Il lavoro agile»

di Barbara Gubellini (*)

L’empowerment femminile, come obiettivo non solo di crescita sociale ma anche di sviluppo economico, è stato al centro dell’incontro promosso dalla senatrice PD Valeria Fedeli e svoltosi ieri a Roma, presso il Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva.
Presenti anche il ministro del Lavoro Andrea Orlando, la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti e Maurizia Iachino, presidente di “Fuori Quota”, associazione che unisce donne board members di società quotate e in posizioni apicali di impresa e di istituzioni.
L’espressione “empowerment femminile” si riferisce a un processo destinato a modificare le relazioni di potere delle donne nei diversi contesti sociali. Gli effetti di questo processo, però, sono su tutta la società. Lo ha sottolineato, nel suo intervento, la ministra Bonetti che ha ricordato anche come lo stesso Mario Draghi ripeta sempre che “il talento femminile non valorizzato, è una perdita per tutti noi”.


Ma quali sono gli strumenti chiave per l’empowerment femminile? Primo, tra tutti, secondo Orlando e Bonetti, lo stesso PNRR che detta il ritmo delle certificazioni di parità di genere, che saranno volontarie per le aziende ma con una premialità volta ad incentivarle. Si sta inoltre lavorando a una modifica del codice degli appalti, per promuovere la parità di genere anche nei settori con minore presenza femminile. 


Sarà poi fondamentale la riforma del Family Act che prevede un riordino dei congedi parentali, di paternità e maternità. «C’è molto da fare - è stata la sintesi di Orlando - soprattutto alla luce degli eventi bellici in corso e della crisi economica in cui la guerra ci sta portando».


La parola d’ordine del futuro, secondo il ministro, sarà comunque il “lavoro agile”: uno strumento fondamentale per raggiungere un equilibrio di genere e risolvere il problema dell’occupazione femminile, a patto che non sia «una concessione fatta a categorie più bisognose - ha detto Bonetti - ma un cambio di passo di tutta la società». Quella che stiamo vivendo, ha aggiunto Orlando, «è una una vera rivoluzione» che ci deve portare a ripensare non solo i nostri modelli di lavoro, ma l’intera organizzazione sociale. 
Al termine dell’incontro, Maurizia Iachino ha commentato a Leggo: «Il lavoro agile non deve essere una battaglia delle donne e tantomeno di un singolo ministero.

Se tante italiane non sono occupate e non riescono ad essere cittadine a tutti gli effetti è perché siamo fermi a una cultura atavica e tante norme non sono mai state applicate. Per questo è necessaria la sinergia di più ministeri possibili».


 (*) autrice della rubrica su Leggo.it “Sesso&pregiudizio”


Ultimo aggiornamento: Sabato 2 Aprile 2022, 18:30
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