Rom dichiarano 99 euro di reddito ma sono milionari: sequestrato tesoro di 50 milioni

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Negli ultimi trent'anni hanno dichiarato un reddito di 99 euro a persona, mentre il loro conto in banca raggiungeva una cifra a sei zeri. Ora, però, parte del tesoro di un clan di etnia rom stanziato tra Bergamo e provincia è stata messa sotto chiave. Il tribunale ha disposto 6 provvedimenti personali di sorveglianza speciale con obbligo di dimora nel comune di residenza e il sequestro di 7 immobili, 10 auto e conti correnti in diverse banche, per un totale di un milione e 133mila euro.

Il clan finito nel mirino della procura è quello delle famiglie Horvat-Nicolini. Dalle indagini della Guardia di Finanza e dei Carabinieri è emerso che la sproporzione tra i redditi dichiarati e la reale disponibilità economica sarebbe pari a più di 50 milioni di euro. Il gruppo familiare è composto da 74 persone, di cui 41 maggiorenni. I controlli fiscali e patrimoniali hanno riguardato il periodo dal 1985 al 2015.

Gli inquirenti hanno scoperto che i maggiorenni della famiglia non hanno mai lavorato in modo lecito. Sono titolari di partite Iva nel settore della compravendita di auto, ma non hanno mai pagato le tasse e hanno accumulato molte condanne irrevocabili e quasi 300 precedenti di polizia, nella maggior parte dei casi per reati contro il patrimonio. Negli ultimi 30 anni hanno dichiarato redditi per complessivi 117mila euro e immatricolato circa 1.600 auto per un valore complessivo di quasi 30 milioni. I membri del clan avrebbero anche comprato immobili e case per oltre 10 milioni di euro.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 2 Agosto 2017, 19:23
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