Se accetti "tutti i cookie", compresi quelli di profilazione, oltre a sostenere la nostra offerta gratuita, riceverai annunci pubblicitari in linea con i tuoi interessi.
Se invece accetti solo i cookie "strettamente necessari" riceverai pubblicità generalista di cui non sarà possibile limitare il numero e la ripetizione.
Colpo in diretta in una gioielleria: i social "arrivano" prima della polizia
Sono entrati e usciti da un centro commerciale di Chieti nell'ora di punta, incappucciati, con una pistola hanno minacciato le commesse di una gioielleria e un vigilante e hanno spaccano le vetrine a colpi di mazza. In pochi minuti hanno riempito di refurtiva un grosso sacco di colore chiaro e si sono dati alla fuga. Il giorno dopo la rapina, che ha fruttato 250mila euro di bottino, è sempre caccia ai quattro malviventi. Ma a tenere banco è il video realizzato da chi era presente sul luogo della rapina e mandato sul web in tempo reale.
Il questore di Chieti, Ruggiero Borzacchiello, punta l'attenzione anche sulla necessità di una collaborazione più efficace da parte dei cittadini, riferendosi in particolare a colui che ha ripreso alcune fasi della rapina pubblicandole sul web già pochi minuti dopo il colpo: «Non posso vedere filmati mandati in tempo reale sulla rete, prima di tutto è necessario chiamare le forze dell'ordine», ha detto Borzacchiello aggiungendo che «chi ha fatto quelle riprese ha messo a rischio anche la propria incolumità: non sappiamo quale reazione ne poteva scaturire».
Le indagini della Squadra Mobile della Questura di Chieti puntano sulla malavita pugliese ma non tralasciano alcuna pista per dare un volto e un nome ai quattro rapinatori, fuggiti su una Ford Kuga data poi alle fiamme in una strada rurale a qualche chilometro di distanza. Solo dopo diverse ore, tramite il numero di telaio, è stato possibile scoprire che l'auto è stata rubata in una località del sud Italia, anche se gli inquirenti non dicono né dove né quando.
Profilo Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout