Inferno in casa, picchiata con una mazza da baseball: dorme in auto per evitare le botte

Violenze fisiche e sessuali dal compagno, dormiva in macchina da mesi

Inferno in casa, picchiata con una mazza da baseball: dorme in auto per evitare le botte

di Redazione web

In macchina, con il sedile abbassato e una coperta per proteggersi dal freddo: dormiva lì già da mesi, «per evitare le violenze del mio compagno»: non solo fisiche ma anche sessuali, botte e stupri racconta lei. Lo ha detto questa mattina alla polizia che l'aveva trovata sulle scale di un condominio: ha mostrato loro i segni sul collo ed ha detto che a farglieli era stato poco prima il compagno, nel tentativo di strangolarla. Il tutto al culmine di una violenta aggressione avvenuta poco prima, con una mazza da baseball nel loro appartamento alla periferia di Cassino (Frosinone).

 

Il racconto

Lei questa mattina si era rifugiata lì e da quel pianerottolo aveva chiesto aiuto telefonando al 112. Le pattuglie del Commissariato di Cassino sono arrivate in un momento ed hanno trovato la donna raggomitolata in un angolo di quelle scale. Agli agenti ha raccontato che non era la prima volta: ha spiegato di essersi rifugiata lì perché il compagno stava rompendo tutto in casa impugnando una mazza da baseball. Ha detto di avere subito botte e stupri per paura, la stessa che da tempo la costringeva a dormire in auto.

L'arresto

Quando i poliziotti del questore Domenico Condello hanno bussato all'alloggio, il compagno della donna ha cominciato ad inveire contro di lei ed a minacciarla, all'interno le forze dell'ordine hanno notato gli arredi danneggiati durante la lite. Hanno provato a calmarlo ed a capire cosa lo avesse innescato: non sono riusciti. L'uomo è stato arrestato con le accuse di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale in danno della convivente. Gli uomini del commissariato di Cassino hanno perquisito l'alloggio e trovato la mazza da baseball, in metallo e lunga 65 centimetri che è stata sequestrata. Ora il caso della donna è stato segnalato ai Servizi sociali del Comune: saranno loro a valutare se sia necessaria una struttura protetta oppure qualche tutela particolare.

Per lei, già da questa sera almeno una cosa cambia: dormirà in un letto e con un tetto sulla testa.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 27 Ottobre 2023, 19:36
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