Il caos passaporti elettronici non si placherà in tempi brevissimi. Serviranno infatti almeno due settimane prima di iniziare la fase che - in altri 15 giorni - potrebbe portare verso la “normalità”. Insomma, un mese di sofferenza e di attesa per quelle decine e decine di migliaia di italiani che hanno fatto richiesta del nuovo documento per viaggiare all’estero. Dopodiché i tempi di rilascio scenderanno dagli attuali tre mesi (in media) a una ventina di giorni. Nel frattempo, si prova a mettere una pezza, all’italiana, nel tentativo di arginare l’ondata.
COSA SUCCEDE. Sta accadendo infatti che il Poligrafico dello Stato non sembra essere riuscito a stampare un numero di libretti in linea con il boom di richieste. Difficile capire le motivazioni della carenza: meno materiale cartaceo da utilizzare (quindi forniture non adeguate)? Personale che a turno va in smart working? Programmazione tipografica che ha risentito degli oltre due anni di pandemia durante i quali praticamente nessuno ha chiesto nuovi passaporti?
VALZER. Così nelle questure delle grandi città, dove il caos è più pressante, si assiste a un anomalo via-vai di libretti destinati a diventare passaporti veri. Sono in viaggio da Cagliari a Roma, ad esempio, ben 8mila libretti giacenti in Sardegna.
APPALTO. Ma il numero che potrebbe sedare l’emergenza è 80mila. Si tratterebbe dei libretti nuovi di zecca la cui consegna alle questure in maggiore difficoltà è prevista per metà giugno. Il tempo di affidare la commessa per risolvere la congiuntura o di aumentare approvvigionamenti e capacità di stampa del Poligrafico. A fine giugno l’ennesima vicenda all’italiana si spera esaurisca le conseguenze negative sui cittadini. E tutti ritireranno il passaporto.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 1 Giugno 2022, 09:26
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