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Ci sono diverse comunità a piangere il giovane e solare professore: quella di Busto Arsizio, dove era nato, e quella di Legnano, dove insegnava. Oggi pomeriggio, a Sacconago, si terranno i funerali. Niccolò Sartoni era un ragazzo con la passione dello sport e del basket in particolare, che chi ha conosciuto descrive come «una persona dal sorriso contagioso». Il giovane insegnante è stato già ricordato dai colleghi, a cominciare dal preside dell'istituto in cui lavorava da circa tre anni.
«Ci sono persone che svolgono la professione di docente; sono brave, preparate e ottengono anche ottimi risultati dai loro studenti. Sanno comunicare la loro disciplina e la trasmettono con efficacia. Poi ci sono persone che sono docenti ed educatori; anche loro ottengono ottimi risultati dagli studenti, ma i ragazzi non apprendono solo una disciplina perché li guardano quando spiegano, li osservano quando si muovono, li fissano quando parlano facendo propri i modi di dire e le espressioni dei proff. Non c’è distinzione tra ciò che insegnano e ciò che sono, non c’è frattura tra le loro richieste e il modo di porsi.
Ascoltano i ragazzi e i ragazzi sanno di essere presi sul serio, non hanno timore di entrare in relazione con gli studenti e gli studenti ne riconoscono il ruolo e l’autorevolezza; non alzano la voce, basta uno sguardo» - le parole del dirigente scolastico, Flavio Merlo - «Il prof. Sartoni era così. La sua giovane età e la materia di scienze motorie lo avvicinavano ai ragazzi, ma la sua preparazione e la solidità morale lo rendevano credibile, un adulto a cui guardare, un uomo da stimare e apprezzare. Non un insegnante, ma un testimone delle sue passioni e dei suoi valori. Sono passati solo tre anni dal suo arrivo alla Barbara Melzi, ma la facilità alla relazione, la condivisione dei valori educativi, la disponibilità a mettersi sempre in gioco con serietà e il sorriso radioso anche quando non mancavano le ombre e le difficoltà rendevano Niccolò collega da sempre».
Il dirigente scolastico, così come i colleghi, hanno scelto anche una citazione di Paulo Coelho per salutare il giovane sfortunato docente: «Quando arriva l'ordine di trasferimento, il guerriero guarda tutti gli amici che si è fatto durante il cammino. Ad alcuni ha insegnato a udire le campane di un tempio sommerso, ad altri ha raccontato storie intorno al fuoco. Il suo cuore si rattrista, ma egli sa che la sua spada è sacra, e che deve obbedire agli ordini di Colui al quale ha offerto la sua lotta. Allora il guerriero della luce ringrazia i compagni di viaggio, trae un profondo respiro e va avanti, portando con sé i ricordi di un viaggio indimenticabile».
Ultimo aggiornamento: Martedì 9 Giugno 2020, 15:54
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