Culle vuote, nel 2018 solo 439mila bimbi. «Peggior calo da cento anni»

Culle vuote, nel 2018 solo 439mila bimbi. «Peggior calo da cento anni»

di Michela Poi
L'Italia è sempre più un paese per vecchi. A rilevarlo sono i nuovi dati Istat: nel 2018 sono nati solo 439mila bambini, quasi 140mila in meno rispetto a dieci anni prima. E se si pensa che il 45% delle donne tra i 18 e i 48 anni non ha ancora avuto figli, il motivo è facile da intuire. Nascite in calo, vecchi sempre più vecchi, generazione dai 20 e 30 anni ancora a casa di mamma e papà. Un quadro che preoccupa per una recessione demografica che non si vedeva da più di 100 anni.

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«Una situazione simile è paragonabile solo al biennio dopo la Grande Guerra - ha sottolineato Gian Carlo Blangiardo, presidente dell'Istituto Nazionale di Statistica, commentando le cifre del report annuale relativo al 2018 - Se fino all'anno scorso la componente demografica aveva mostrato segni di vitalità, oggi c'è un effetto frenante. C'è da chiedersi se siamo e saremo ancora un popolo che guarda avanti e investe sul futuro».

A contrastare il crollo delle nascite sono i migranti. «In Italia i cittadini stranieri residenti al gennaio 2019 sono 5,2 milioni», ha commentato Blangiardo. «Il saldo migratorio con l'estero, positivo da oltre 40 anni, ha limitato gli effetti del calo demografico», si legge nel rapporto, nel 2018 si stima un saldo positivo di oltre 190 mila unità.
«La prima grande crisi è quella demografica - ha commentato il ministro dell'Interno, Matteo Salvini - a Bruxelles lo sappiano. Taglieremo le tasse a lavoratori e famiglie. Il futuro dei nostri figli viene prima di ogni vincolo deciso a tavolino».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 21 Giugno 2019, 15:46
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