La Bce alza i tassi, le rate dei mutui schizzano in alto e molte famiglie si trovano in difficoltà a pagare ogni mese rate che sono in alcuni casi aumentate di centinaia di euro. L’associazione banche italiane, durante la presentazione della relazione annuale, ha sollecitato gli istituti di credito a venire incontro alle esigenze delle famiglie prevedendo dei piani personalizzati di allungamento della durata dei mutui.
È un appello che trova concorde anche il governo, che per bocca del ministro dell’Economia Giorgetti ha rinnovato il pressing: «È indispensabile e urgente allungare la durata dei mutui a tasso variabile, divenuti in molti casi insostenibili». In pratica la stessa cifra di mutuo verrebbe ripartita in più anni rispetto a quelli inizialmente previsti dal contratto, con una abbassamento delle rate mensili. È vero che il numero di mutui a tasso variabile è minoritario nel totale dei mutui (due terzi sono a tasso fisso e molti variabili hanno un tetto massimo).
Alcune banche si sono già mosse in tal senso. È il caso di Intesa San Paolo, il cui presidente Gian Maria Gros Pietro ha mostrato di essere sensibile all’appello del ministro e dell’Abi: «Credo che si possa fare, ma il problema non riguarda le banche ma le regole della Bce che devono rispettare».
Le associazioni dei consumatori sono scettiche. Il Codacons per esempio calcola che se un mutuo di 120mila euro a 25 anni, con Taeg al 4,38 lo si allunga a 30 anni, gli interessi da pagare crescono di oltre 17mila euro, cioè più di 3400 euro all’anno per 5 anni. «Servono delle garanzie a tutela dei cittadini» sostiene l’associazione. L’altra richiesta fatta alle banche è di aumentare i rendimenti pagati ai clienti su depositi, conti correnti e obbligazioni.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 6 Luglio 2023, 06:00
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