Accendono un braciere per scaldarsi all'interno dell'ex istituto Configliachi di Padova: tre morti per l'esalazione di monossido di carbonio

Sui cadaveri la polizia non ha riscontrato segni di violenza

Accendono un braciere per scaldarsi all'interno dell'ex istituto Configliachi di Padova: tre morti per l'esalazione di monossido di carbonio

di Redazione web
Hanno acceso un braciere per scaldarsi all'interno dell'ex istituto Configliachi di Padova ma le esalazioni non hanno lasciato scampo a tre persone, trovate morte a causa dei fumi di monossido di carbonio. I tre uomini erano all'interno di una stanza dello stabile abbandonato dell'ex istituto Configliachi in via Guido Reni: qui sono stati trovati i residui di un braciere acceso.

Sui cadaveri la polizia non ha riscontrato segni di violenza.

Le indagini

Sono in corso accertamenti per identificare le tre vittime, probabilmente di origine magrebina. I cadaveri sono stati scoperti questa notte da una 'volante' della questura di Padova dopo la segnalazione al 113 da parte di alcuni migranti che bivaccavano nello stesso stabile di via Reni.

Sul posto, oltre alle volanti e alla Squadra Mobile, sono arrivati anche i Vigili del Fuoco, la Polizia Scientifica, personale sanitario e medico legale.

La stanza senza finestre

I corpi delle tre vittime dell'avvelenamento da monossido, scoperte ieri notte a Padova, sono stati trovati in una piccola stanza, senza finestre, al primo piano dell'ex Configliacchi, un istituto creato per la formazione scolastica e professionale delle persone cieche.

Un posto abbandonato da anni, usato come riparo da senzatetto e persone ai margini della società, spesso oggetto di controlli da parte delle forze dell'ordine.

In passato più volte porte e finestre erano state sbarrate, ma ogni volta venivano forzate da chi cercava un riparo, soprattutto durante le fredde notti invernali, come quella di ieri.

L'ultimo sopralluogo nell'ex Configliacchi era avvenuto nell'ottobre scorso, quando la polizia trovò all'interno alcuni immigrati irregolari e piccole quantità di stupefacenti.

A sprigionare il monossido potrebbe essere stato lo spegnimento di alcune braci, che i tre avevano posto in un contenitorie di alluminio, per scaldarsi.


Ultimo aggiornamento: Domenica 7 Gennaio 2024, 12:16
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