Mediterranea lancia una raccolta fondi per pagare le multe: «L'obiettivo è 300 mila euro»
di Emiliana Costa
Migranti, Giovanni Soldini al capitano dell'Alex: «Bravo Tommaso, hai fatto il marinaio»
Mediterranea, migranti sbarcati a Lampedusa. Il capitano: «Qualche agente, di nascosto, mi ha ringraziato»
L'armatore Alessandro Metz ha affermato: «Abbiamo in questo momento Mare Jonio sotto sequestro probatorio a Licata a disposizione della procura di Agrigento. L'imbarcazione Alex è stata confiscata, in base al decreto sicurezza bis del ministro Salvini. Abbiamo tre comandanti e tre capi missione indagati, per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, non aver obbedito all'ordine di nave da guerra, non aver obbedito all'intimazione di non entrare nelle acque territoriali».
Tre le inchieste aperte dalla procura di Agrigento, oltre alla spada di Damocle delle sanzioni amministrative: «Fino a questo momento, altre sembrano in arrivo - afferma - siamo arrivati a superare i 65 mila euro di sanzioni all'armatore e al comandante della Alex. Per questo abbiamo un problema». Ma Mediterranea non si ferma: «Partiamo con una raccolta fondi per affrontare le spese per rimettere un'imbarcazione in mare prima possibile, chiediamo ci si attivi con una campagna di raccolta fondi diffusa».
Mediterranea salva 54 migranti, rotta su Lampedusa: «Ci serve un porto sicuro». Salvini: «Vada a Tunisi»
Per quanto riguarda le inchieste: «Abbiamo chiesto - conclude - di andare fino in fondo per arrivare a dei processi. Vogliamo che in quei processi ci si assuma ognuno le proprie responsabilità, le nostre sono quelle di aver salvato vite umane dentro un terreno di diritto basato su convenzioni internazionali, leggi del mare e leggi italiane. Altri dovranno rispondere di aver indicato la Libia come porto sicuro verso cui avremmo dovuto andare e riconsegnare le persone in fuga. Da questa 'disobbedienza' nasce il reato contestato».
Ultimo aggiornamento: Martedì 9 Luglio 2019, 23:23
© RIPRODUZIONE RISERVATA