Marco sorridente in Vietnam, Marco lungo il cammino di Compostela, Marco sul monte San Primo in provincia di Como: amava viaggiare Marco Penza, il 27enne morto travolto dalle onde e dalla corrente dell'oceano Pacifico in Costa Rica dove stava facendo un'esperienza come volontario per salvaguardare le tartarughe. E la sua pagina Instagram racconta di questa passione e di quella per la fotografia.
Stava nuotando insieme a un'altra volontaria quando la correnti li ha trascinati. Lei è stata salvata dai colleghi, lui è scomparso inghiottito dal mare. Adesso il padre e il fratello sono partiti per l'America centrale mentre gli amici hanno organizzato una raccolta fondi sulla piattaforma Go Fund Me per le spese delle ricerche e per portare la salma in Italia, a Limbiate, in Brianza, dove vive la sua famiglia.
«Amava viaggiare ed era una persona molto attiva. Amava l'arrampicata e passare il suo tempo libero all'aperto, in mezzo alla natura» hanno scritto raccontando del suo impegno per le tartarughe e facendo un appello «ad aiutare perché Marco possa volare a casa per la sepoltura che merita. Era qui per rendere il mondo un posto migliore».
Limbiate è la cittadina in cui è cresciuto e dove è sepolto Luca Attanasio, l'ambasciatore ucciso lo scorso febbraio in un agguato nella Repubblica democratica del Congo durante una missione umanitaria.
«Marco e io stavamo nuotando e siamo stati risucchiati dalla corrente. Le onde erano bruttissime e io sono stata salvata ma Marco non c'era più» ha riferito all'ANSA Nylah, diciannovenne statunitense che da settembre si trova a Quepos, in Costa Rica, sulle coste dell'oceano Pacifico come volontaria per la salvaguardia delle tartarughe. «I volontari hanno cercato di trovarlo ma non ci siamo riusciti. Sono arrivati polizia, ambulanze e la guardia costiera e da allora le ricerche vanno avanti» ha aggiunto. «Non lo hanno ancora trovato».
Nylah ha scritto anche sui social della tragedia: «Marco e io siamo stati spazzati via dall'oceano. Io sono stata salvata ma Marco non ce l'ha fatta»: «Era sempre pronto a un avventura e mi piaceva parlare con lui». «Stiamo facendo questo - ha spiegato allegando il link alla raccolta fondi su Go Fund Me - per aiutarlo a tornare a casa».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 25 Ottobre 2021, 19:15
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