«Ho la mano morta, le mie dita sono un artiglio»: la difesa dell'uomo a processo per molestie

L'imputato per violenza sessuale ha un arto menomato a causa di un trauma, ma due perizie non sono state sufficienti a comprendere se sia in grado di muoverlo o meno

«Ho la mano morta, le mie dita sono un artiglio»: la difesa dell'uomo a processo per molestie

di Redazione web

Un uomo di 62 anni, pittore residente a Torino, è stato denunciato da una agente immobiliare di 60 anni per presunte molestie. La donna lo ha accusato di averla palpeggiata durante una visita per la valutazione del suo appartamento.

La mano morta

Durante il processo per violenza sessuale, scrive Repubblica, l'imputato ha sostenuto la sua difesa affermando di soffrire di una condizione nota come "mano morta" a causa di un trauma subito all'arto sinistro. Tale condizione gli impedirebbe di muovere completamente il braccio, conferendogli una mano con dita dalla forma atrofizzata simile a un artiglio. Nonostante ciò, le perizie mediche del tribunale non sono riuscite a stabilire con certezza la sua capacità di movimento autonomo.

Il processo

Il processo ha coinvolto consulenze tecniche, perizie di medici legali e mesi di udienze, senza giungere ancora a una conclusione definitiva riguardo all'accaduto nel pomeriggio di giugno 2020.

La questione principale riguarda se la donna sia stata toccata o solo sfiorata, e se il contatto sia avvenuto con una mano aperta a "cucchiaio" o tramite pizzicotto con le dita. L'unico fatto certo è che la presunta vittima è fuggita dall'abitazione urlando "Maiale", visibilmente in uno stato di panico.

La presunta molestia

Durante la testimonianza, l'agente immobiliare ha descritto l'evento dichiarando di essere entrata nella camera da letto e di aver subito il presunto palpeggiamento mentre si avvicinava alla finestra per osservare il balcone. L'uomo avrebbe toccato la sua schiena e i glutei con entrambe le mani in uno spazio ristretto tra l'armadio e il letto. La difesa dell'imputato ha respinto le accuse, insistendo sulla sua condizione medica che, a suo dire, rende impossibile il gesto descritto nel capo d'imputazione.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 4 Dicembre 2023, 11:24
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