Luca Ruffino, morto il presidente di Visibilia Editore: si è tolto la vita. Si indaga per istigazione al suicidio

Il gesto sarebbe legato a vicende personali. A ottobre del 2022 era subentrato in Visibilia rilevando le quote del ministro Daniela Santanchè. Sulla vicenda indaga la Procura

Luca Ruffino, morto il presidente di Visibilia Editore: si è tolto la vita. Si indaga per istigazione al suicidio

di Redazione web

Morto Luca Ruffino. Il presidente di Visibilia Editore Luca Giuseppe Reale Ruffino si è suicidato sparandosi nel suo ufficio nella notte tra sabato e domenica. È stato il figlio, che non riusciva a mettersi in contatto con il padre, a trovare il corpo.

Si ipotizzano gravi problemi di salute

Secondo quanto apprende l'ANSA, il gesto sarebbe legato a questioni personali e si ipotizzano gravi problemi di salute. Giovedì scorso Ruffino, 60 anni compiuti lo scorso 24 luglio, avrebbe anche partecipato per l'ultima volta a una riunione del Cda di Visibilia Editore. La pistola del manager era regolarmente denunciata.

 

I biglietti lasciati alla famiglia

Non ci sarebbero dubbi - secondo i primi accertamenti - sul fatto che si sia trattato di un gesto volontario. Ruffino avrebbe lasciato dei biglietti, destinati ai parenti, in cui spiega le ragioni del gesto, che sarebbero legati a gravi problemi di salute.

Era subentrato in Visibilia rilevando le quote di Daniela Santanchè

L'arma con cui il presidente di Visibilia Editore, Luca Giuseppe Reale Ruffino, si è tolto la vita è una pistola regolarmente detenuta dal manager. Ruffino avrebbe anche lasciato un biglietto con alcune comunicazioni. La notizia del suicidio di Ruffino è stata anticipata dal sito 'Dagospià. Storicamente legato all'amministrazione di condomini, fondatore, presidente e amministratore delegato di Sif Italia societa di amministrazione e gestione di patrimoni immobiliari quotata a Euronext Growth Milano, Ruffino ad ottobre del 2022 era subentrato in Visibilia rilevando le quote della senatrice di Fdi e ministro del Turismo Daniela Santanchè.

Le indagini di polizia e Procura di Milano

La procura di Milano indaga per il reato di istigazione al suicidio in merito alla morte di Luca Ruffino.

Un atto necessario, si apprende da fonti giudiziarie, anche solo per procedere con gli accertamenti, tra cui l'autopsia sul corpo del manager che sarà disposta nelle prossime ore. 

Chi era Luca Ruffino

Nato a Milano nel 1963 è stato esponente dell'Udc milanese fino al 2009 quando, da segretario milanese del partito all'epoca guidato da Lorenzo Cesa, venne rimosso dall'incarico dopo che sostenne l'allora candidato del Pdl Guido Podestà alla presidenza della Provincia di Milano accusando il suo partito di essersi spostato troppo a sinistra. Nel 2018 Ruffino era stato assolto dalla Corte di Cassazione «perchè il fatto non sussiste» dall'accusa di finanziamento illecito ai partiti. Dopo l'assoluzione, venuta al termine di 7 anni di processi, Ruffino commentò la vicenda dicendo di aver «provato vergogna, un sentimento che annichilisce e trascina in basso. Per rispetto dell'attività degli inquirenti ho soffocato per tutto questo tempo le mie urla di innocenza di fronte a un reato fantasioso, subendo in silenzio minacce e ritorsioni professionali che mi hanno toccato nel profondo». Il 17 ottobre dello scorso anno Visibilia aveva comunicato l'ingresso nella società di Ruffino con il 12,94 per cento del capitale. Un altro 8,78 per cento del capitale sociale di «Visibilia era stato acquisito da Sif Italia Spa, società del settore dell'amministrazione degli immobili, di cui lo stesso Ruffino era amministratore delegato. Da quanto si apprende Ruffino si è sparato con una pistola lecitamente detenuta lasciando un biglietto con le sue ultime volontà.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 7 Agosto 2023, 07:48
© RIPRODUZIONE RISERVATA