Istat, gli italiani schiacciati dall'inflazione: 5,7 milioni sono in povertà assoluta

La presenza di figli minori continua a essere un fattore che espone maggiormente le famiglie al disagio

Istat, gli italiani schiacciati dall'inflazione: 5,7 milioni sono in povertà assoluta

di Alessandra Severini

Cresce la povertà in Italia. Secondo i dati Istat riferiti all'anno 2023 ci sono 5,7 milioni di persone in povertà assoluta, tra cui 1,3 milioni di minori. Nel 2023, le famiglie in povertà assoluta si attestano all'8,5% del totale delle famiglie residenti (erano l'8,3% nel 2022). Rientrano nella categoria di poveri assoluti le famiglie con una spesa mensile pari o inferiore a una soglia minima che permette l'acquisto di un paniere di beni e servizi considerato essenziale a garantire uno standard di vita minimamente accettabile e a evitare gravi forme di esclusione sociale. La presenza di figli minori continua a essere un fattore che espone maggiormente le famiglie al disagio.

L'incidenza della povertà assoluta si conferma infatti più marcata per le famiglie con almeno un figlio minore (12,0%), mentre per quelle con anziani si attesta al 6,4%. Nel 2023, l'incidenza di povertà assoluta individuale per i minori è pari al 14%, il valore più alto della serie storica dal 2014. Nel Nord, dove le persone povere sono quasi 136mila in più rispetto al 2022, l'incidenza della povertà assoluta a livello familiare è sostanzialmente stabile (8,0%), mentre si osserva una crescita dell'incidenza individuale (9,0%, dall'8,5% del 2022).

Anche il Mezzogiorno mostra valori stabili ma comunque più alti rispetto alle altre zone del Paese (10,3% a livello familiare e 12,1% a livello individuale).

I dati sollevano l'allarme delle associazioni dei consumatori e dei sindacati e le critiche dell'opposizione che accusa il governo di aver abolito il reddito di cittadinanza. La risposta di Giorgia Meloni è arrivata da Campobasso dove la premier ha firmato l'accordo per lo sviluppo e la coesione tra il governo e la Regione Molise: «Con la revisione del Pnrr abbiamo liberato risorse per oltre 12 miliardi da destinare al sistema produttivo perché noi crediamo che la povertà non si abolisce per decreto. La ricchezza la creano le imprese e i lavoratori, allo Stato spetta il compito di metterli nella condizione di lavorare al meglio».
 

 


Ultimo aggiornamento: Martedì 26 Marzo 2024, 07:51
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