Graziella Mansi, scarcerato il killer dopo 24 anni: la bimba fu violentata e il corpo venne bruciato

Pasquae Tortora stato accusato di aver fatto parte del branco assieme a Vincenzo Coratella, Giuseppe Dibari, Domenico Margiotta e Michele Zagaria.

Libero dopo 24 anni il killer della piccola Graziella Mansi: la bimba fu violentata e il corpo venne bruciato

È libero ed è tornato a casa dopo 24 anni di reclusione il quarantaquattrenne Pasquale Tortora: era stato condannato a 30 anni per l’omicidio della piccola Graziella Mansi, la bimba di otto anni violentata e bruciata viva il 19 agosto 2000 in un bosco nei pressi di Castel del Monte alla periferia di Andria.

Tortora ha beneficiato di uno sconto di pena riducendo il periodo di reclusione, come raccontato dalla Gazzetta del Mezzogiorno. Quell'omicidio resta impresso nella mente di tutti per le modalità efferate. Una bimba innocente il cui corpo fu ritrovato nella notte carbonizzato dopo essere stata adescata e violentata. Per il caso furono condannati all’ergastolo anche Vincenzo Coratella (poi morto suicida nel carcere di Lecce), Giuseppe Di Bari, Domenico Margiotta e Michele Zagaria.

L'orrore 24 anni fa 

Quel 19 agosto del 2000, Andria balzò agli onori della cronaca nazionale per l’efferato omicidio della bimba di 8 anni: adescata, violentata e bruciata nel boschetto ai piedi di Castel del Monte.

Un orrore che ha macchiato per sempre quell’area diventata patrimonio dell’umanità. Per l’omicidio furono condannati separatamente con giudizio ordinario quattro ragazzi, tutti poco più che ventenni, alla pena dell’ergastolo: Vincenzo Coratella, Giuseppe Dibari, Domenico Margiotta e Michele Zagaria. Pena di 30 anni, invece, a Pasquale Tortora che fece ricorso al giudizio abbreviato. Fu proprio Tortora il primo ad essere arrestato, e poi dopo le sue dichiarazioni furono coinvolti anche gli altri quattro suoi conoscenti, in quello che fu considerato il delitto del branco.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 15 Febbraio 2024, 12:21
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