Covid, Crisanti allerta: «A fine maggio ci sarà la quarta ondata. Le aperture non sono avvenute in sicurezza»

Video

Le prime aperture dopo la terza ondata di Covid sono ormai avvenute in Italia, anche se l'Rt è tornato a crescere e in alcune regioni ci saranno altre chiusure. La situazione sembra preoccupare gli esperti e a tal riguardo Crisanti ha fatto sapere che per la fine del mese il nostro paese potrebbe dover far fronte alla quarta ondata del virus. 

Leggi anche > Colori delle Regioni, Puglia e Sardegna sperano: Val d'Aosta verso zona rossa. Iss: «Rt risale a 0,85, cala incidenza»

Andrea Crisanti, professore ordinario di Microbiologia all'Università di Padova, ha affermato con chiarezza a La Stampa che la pandemia non può dirsi domata. «L'intensità di un'evitabile ulteriore ondata dipenderà dal ritmo della vaccinazione e dall'azione della variante inglese o di altre mutazioni, come quella indiana.

Proprio queste temibili novità avrebbero richiesto maggiore prudenza. Si sarebbe dovuto seguire l'esempio dell`Inghilterra, che solo dopo aver vaccinato il 70 per cento della popolazione si è permessa timide riaperture. Il contagio va diminuito molto di più prima di alleggerire le misure, altrimenti senza tamponi e tracciamento riparte in poche settimane».

Una nuova ondata, con le aperture avvenute, per Crisanti, saraà quindi inevitabile ma per settimane gli effetti potrebbero non essere visibili per esplodere poi alla fine del mese, come è successo nelle ondate precedenti: «Si riapre senza aver messo in sicurezza il Paese e confidando nella bella stagione, dimenticando che l`anno scorso venivamo da forti chiusure e che la vita all'aria aperta può solo mitigare il contagio», ha poi aggiunto.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 30 Aprile 2021, 17:41
© RIPRODUZIONE RISERVATA