Coronavirus, il virologo Pregliasco: «Ricevo più insulti ora da leoni da tastiera che prima dai no-vax»

Coronavirus, il virologo Pregliasco: «Ricevo più insulti ora da leoni da tastiera che prima dai no-vax»
«Mi insultano più ora tanti leoni da tastiera, che rifiutano il lockdown, che i no-vax prima di questa emergenza». Parola di Fabrizio Pregliascovirologo dell'Università di Milano, intervenuto al webinar 'Emergenza Covid-19: comunicazione e informazione ai tempi del coronavirus tra infodemia e fake news', promosso da Rarelab, società editrice della testata giornalistica Osservatorio malattie rare.

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Il virologo ha parlato dei rischi del Covid-19 e della difficoltà della loro comprensione da parte della popolazione: «Due sono gli aspetti più difficili da far comprendere in un'epoca di infodemia: questa è una malattia a basso rischio specifico ma la sua dimensione numerica e l'affollamento delle terapie intensive, che c'è stato nella fasi di incremento dei contagi, l'hanno fatta diventare un problema di sanità pubblica, che non può essere sottovalutato o preso alla leggera».

«La Fase 2 va attuata, anche se oggi siamo a 1.5, ma è legata ad una esigenza di monitoraggio dei 'rubinetti' per controllare quale sarà l'effetto di una possibile ripresa», ha concluso Pregliasco.

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Aprile 2020, 16:49
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