Coronavirus, il virologo Pregliasco: «Ricevo più insulti ora da leoni da tastiera che prima dai no-vax»
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Il virologo ha parlato dei rischi del Covid-19 e della difficoltà della loro comprensione da parte della popolazione: «Due sono gli aspetti più difficili da far comprendere in un'epoca di infodemia: questa è una malattia a basso rischio specifico ma la sua dimensione numerica e l'affollamento delle terapie intensive, che c'è stato nella fasi di incremento dei contagi, l'hanno fatta diventare un problema di sanità pubblica, che non può essere sottovalutato o preso alla leggera».
«La Fase 2 va attuata, anche se oggi siamo a 1.5, ma è legata ad una esigenza di monitoraggio dei 'rubinetti' per controllare quale sarà l'effetto di una possibile ripresa», ha concluso Pregliasco.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Aprile 2020, 16:49
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