Coronavirus, il Soccorso Alpino e Speleologico richiama al buon senso: «State a casa, un soccorso potrebbe impegnare decine di operatori, anche sanitari»
di Alessia Strinati
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«Il Paese è in difficoltà: i medici e gli infermieri del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico - CNSAS sono impegnati insieme agli altri colleghi ad assistere migliaia di contagiati dal nord al sud Italia», viene premesso, poi continua: «Sapete bene che per effettuare un soccorso speleologico in grotta o un soccorso alpino in alta montagna dobbiamo impegnare decine di operatori, compreso il personale sanitario. Immaginate quindi le difficoltà a cui andremmo incontro in questo momento per effettuare un soccorso, un soccorso che naturalmente metteremmo in atto, ma che potrebbe innescare una delicata gestione post intervento».
Di fatto non vi è alcun provvedimento che limiti la circolazione sui sentieri, in montagna, o nelle falesie, però va detto che un incidente, magari banale, uno smarrimento, potrebbe gravare su in sistema purtroppo già congestionato e allo stremo. Il post poi prosegue: «Ci sarà tempo per scalare nuovamente una montagna, ci sarà tempo per esplorare di nuovo insieme una grotta. Adesso però è il tempo di fermarsi. Il tempo di essere responsabili verso sé stessi, verso gli altri e verso l'Italia. Come è scritto nella Costituzione italiana: la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Dobbiamo difendere questi valori, dobbiamo salvaguardare i nostri medici, i nostri infermieri e l'Italia da un collasso del Servizio Sanitario Nazionale. Non vengono chiesti sacrifici immani, non viene chiesto di scalare una montagna da 3000 metri: viene chiesto di rimanere in casa per un breve periodo di tempo».
L'invito quindi è quello di sospendere le attività fino a quando l'emergenza non sarà rientrata. Da amanti della montagna il Soccorso Alpino si rivolge proprio a chi ama la montagna e ama viverla in ogni sfaccettatura:
«#iorestoacasa non è uno slogan, non è un hashtag per riempire i social ma un invito concreto a limitare al massimo gli spostamenti non necessari. Ce la possiamo fare. Ce la faremo. Coraggio, Italia!».
Ultimo aggiornamento: Martedì 10 Marzo 2020, 15:30
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