cosa sta succedendo

Ex militare armato barricato in casa a Cordovado da un giorno. Vita da recluso di Luca Orlandi. I video su Youtube: «Pensavate che mi fossi già ammazzato?». Negoziati in corso

L'uomo è chiuso nel suo appartamento di via Battaglione Gemona dal 30 agosto. Orlandi è un ingegnere originario di San Donà di Piave (Venezia), servizio militare nell'Arma dei carabinieri ed ex giocatore di basket

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Ci si prepara alla seconda notte

Ci si prepara alla seconda notte. È arrivata la cena per forze dell'ordine, vigili del fuoco e protezione civile presenti sul posto.

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La sindaca: «Mi ha mandato una lettera quando sono stata eletta»

«Mi ha mandato una lettera poco dopo che sono diventata sindaco». Questo il ricordo personale di Lucia Brunettin, sindaco di Cordovado, rispetto a Luca Orlandi. «L'ho accolto in comune e abbiamo parlato per un'ora e mezza. Mi ha molto colpito la sua intelligenza, mi ha detto che usciva di notte per scoprire i luoghi nascosti di Cordovado. Poi non abbiamo più avuto occasione di parlare». Al Comune non risulta sia mai arrivata alcuna richiesta di aiuto da parte dell'uomo.

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Ore di tensione per le persone evacuate

«Sono state ore di grande tensione e preoccupazione - ha detto la sindaca Lucia Brunettin - Ho gestito direttamente l'evacuazione dei residenti, li ho sentiti più volte. Avevano molta paura, hanno pensato tutti al peggio». Sono 12 le persone evacuate riferisce Brunettin.

I negoziati proseguono, segni di ottimismo

«Va avanti l'interlocuzione con il negoziatore, segnali che ci lasciano ben sperare». Così il comandante provinciale dei carabinieri di Pordenone, Roberto Spinola, che aggiunge: «La nostra intenzione è di salvaguardare l'incolumità di tutti, anche dell'interessato».

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Primi sviluppi positivi per il negoziato

Si sarebbe aperto un canale di dialogo tra l'ingegnere friulano di 55 anni, asserragliato da ieri nella propria abitazione e i negoziatori dei carabinieri. Il professionista non si starebbe dunque più limitando a postare video sul proprio canale YouTube ma avrebbe avviato un'interlocuzione anche con gli specialisti dell'Arma. Proprio per questa ragione, non ci sarebbe in vista alcuna irruzione da parte delle forze speciali. La Procura di Pordenone viene costantemente aggiornata dagli alti ufficiali dei carabinieri che stanno seguendo, da 36 ore, personalmente, la vicenda.

Il prefetto: «L'intervento delle forze speciali è l'ultima ratio»

«L'intervento delle forze speciali è l'ultima ratio, si sta valutando anche il momento più adatto per una eventuale irruzione che va preparata con cautela. Ovviamente l'obiettivo è che, se ci sarà la necessità di un intervento, per il quale attendiamo il via libera della Procura, sarà fatto con la massima prudenza e sicurezza per tutti». Così il prefetto di Pordenone, Domenico Lione.

Paese bloccato, la protesta dei residenti

«Non si può bloccare un intero paese per una creatura umana»: lo ha detto una residente nelle vie attigue al centro di Cordovado (Pordenone), chiuso al traffico a causa dell'uomo, armato, asserragliato nel suo appartamento. La donna, un'anziana, si è fatta portavoce del malcontento di molti concittadini: «Ci sono delle famiglie che hanno trascorso la notte in albergo».

Per un altro passante «le attività commerciali del centro non sono raggiungibili: speriamo che questa vicenda si risolva al più presto, perché coinvolge davvero tante persone. L'auspicio di tutti è che quest'uomo, che quasi nessuno di noi ha mai incontrato, si consegni spontaneamente, anche perchè non ha ancora commesso alcun grave reato. I medici potranno certamente aiutarlo a superare questo momento delicato».

Anche alcuni commercianti hanno espresso disappunto per la vicenda, che costringe molti esercizi commerciali a restare chiusi.

L'uomo sarebbe poco conosciuto in paese, secondo quanto si è appreso, qualche volta avrebbe acquistato prodotti in una pizzeria, la cui titolare lo avrebbe definito "un tipo tranquillo". 

«Pensavate che mi fossi già ammazzato»

«Pensavate che mi fossi già ammazzato, perché sapete il tipo di stress che provocate, a fronte della pressione che mettete con questo tipo di operazioni». Lo ha affermato l'ingegnere friulano nell'ennesimo video postato sul canale YouTube con cui sta comunicando con il mondo dal suo appartamento di Cordovado in cui è asserragliato da oltre 24 ore.

«Non ho alcuna tendenza suicida - sono le parole dell'uomo - e voi sapete esattamente che se fossi stato pericoloso sarei potuto entrare in azione in tutti questi mesi, nei confronti della gente che avete fatto sgomberare ieri. Invece, io sono innocuo, non ho mai rappresentato alcun pericolo per la comunità». Anche in nottata l'ingegnere ha postato un altro video. 

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Cordovado è un borgo spettrale

Un silenzio irreale, quasi spettrale, pesa da ore sul centro di Cordovado, nella zona di via Brigata Gemona, dove si trova la casa dell'uomo asserragliato da 24 ore e tutta l'area intorno. Uno sbarramento di decine di mezzi dei vigili del fuoco, della polizia locale, e, oltre, ambulanze, auto dei Carabinieri, veicoli senza insegne e transennamenti vari impediscono a chiunque di avvicinarsi. La poca gente del posto - il Comune conta circa 2.700 abitanti - se ne sta alla larga, non arriva nemmeno allo sbarramento al di qua del quale sono assiepati giornalisti, cameraman, fotografi. Cordovado è considerato uno dei borghi più belli d'Italia, di epoca medievale, ben conservato.

I video postati su Youtube

In alcuni video postati su Youtube nelle ultime due settimane lascia intendere che sarebbe in grado sia di usare le armi («Sono un cecchino») sia di far esplodere la casa con le bombole del gas. Nei suoi monologhi online minaccia sia il comandante della stazione di Cordovado sia il prefetto di Pordenone. 

Ci sono in particolare tre video con cui spiega le sue ragioni per cui non vuole consegnare le armi e con cui ribadisce che l'operazione delle forze dell'ordine sono un "istigazione al suicidio". Rivolgendosi a «Marco», che si presume sia il negoziatore (nel primo video si rivolge invece a un "maresciallo") l'uomo asserragliato in casa a Cordovado sembra voler tentare un dialogo, consapevole di essere in una situazione senza uscita. «Tu dici che hai, voi avete delle esigenze, siete entrati qui, fino a ieri che cos'è successo, chi è stato messo in pericolo, avete sgombrato tutto, come se non avessi capito cosa sarebbe successo, ma secondo te se avessi voluto fare qualcosa con quelle armi, se rappresentassi un qualunque pericolo, non sarebbe stato ieri il momento, o fino a ieri, fino a questa mattina?», dice. Riconosce a Marco che non ha «una voce da stupido», non dice «cose di idiota», «tu sei molto calmo e io sono ancora più calmo. Ora, quello che dovevi capire prima di spegnere la luce, di entrare, arrivare e spegnere la luce, non si sente un c... di quello che dici, tra l'altro c'è troppo rumore di droni. I padroni del cielo».

E ancora: «Dovresti riuscire a capire, se sei un abile interlocutore, quale sarebbe la tua posizione mentale se fossi al mio posto. È un po' tutto questo il gioco», per «me, tu sei entrato a casa mia, nella mia vita, dicendo delle cagne (falsità, ndr) inenarrabili, sapendo qual è la situazione».

L'uomo fa poi riferimento a un episodio avvenuto a Urbino (forse un caso analogo di un uomo asserragliato ma che aveva reagito alle forze di polizia, ndr): «La tua ignoranza, non è giustificazione, sai perché voglio che tutti abbiano a disposizione quello che succederà. Avete deciso che, altrimenti, usate il megafono la prima cosa che ha detto qualcuno, ha detto, sì, perché non vogliamo chiamare i giornalisti, chiamateli i giornalisti».

Marco, «senti quanto è pacata la mia voce considerato che tu sei venuto a spegnermi la vita. Marco, allora facciamolo sapere a tutti, di questa nostra trattativa. Considerato il vostro esordio, mi avete dato tutte le motivazioni per non credervi». L'uomo annuncia che «da ora in poi nessuno avrà nessun segreto, né io né voi» e che, comunque, «nessuno è mai stato messo in pericolo da me», ma «il motivo per cui io sono prontissimo ad andarmene è che ho maturato, grazie a voi, grazie a ciò che rappresentate, non a te personalmente, ma a me personalmente».

«Dovresti capire questa cosa e dovresti capire cosa faresti tu al mio posto. Ti fideresti, Marco? Ti lascio un pò di tempo per pensarci. Nel momento in cui voi andaste via, nel momento in cui questo si concludesse, nel modo che vi ho già detto, in cui si concluderà, tu andrai via, andrai a vedere i tuoi familiari con un innocente sulla coscienza». Infine: Marco «tu pensi di andare in paradiso. Io no, penso di rimanere nella vita di chi questo lo ha causato. Se voi avete tutela per la procedura al di sopra della vita umana, non so cosa dirti. Non so cos'altro dirti, se non ricordati quando questo toccherà a te. Perché prima o poi toccherà anche a te».

Uomo armato e barricato in casa a Cordovado (Pordenone), in via Battaglione Gemona, in centro, davanti alla farmacia. Si tratta di Luca Orlandi, 55 anni, ingegnere originario di San Donà di Piave (Venezia), servizio militare nell'Arma dei carabinieri ed ex giocatore di basket, da due anni e mezzo vive «autorecluso», come dice lui, e non esce più di casa.

Il sequestro dei fucili e la visita medica

A Orlandi, che non si è sottoposto alla visita medica prevista ogni cinque anni per ottenere l'idoneità psicofisica per il rinnovo della licenza a portare armi proprio perché vive da recluso, deve essere notificato il provvedimento di sequestro dei fucili ad uso sportivo (ne ha denunciati due), di una pistola e di 500 colpi. È dal rifiuto di Orlandi di consegnare le armi che nasce il provvedimento firmato dal prefetto Domenico Lione su richiesta del questore Luca Carocci.

A metà agosto l'ingegnere - valutati timbri e firme sul provvedimento - comincia a postare i suoi lunghi monologhi su Youtube sfogando tutta la sua rabbia e risentimento nei confronti delle istituzioni. Ieri mattina il blitz con i reparti speciali dei carabinieri e il paese invaso di militari protetti dai giubbotti antiproiettile. Orlandi si barrica. Non apre e non risponde. Vengono chiamati in supporto vigili del fuoco e personale sanitario. Poi comincia la negoziazione. Inutile.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 31 Agosto 2023, 21:26
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