Corazzata Roma, le nuove immagini del relitto in fondo al Golfo dell'Asinara, tomba da 75 anni di 1.352 marinai
E grazie all'ausilio della tecnologia che contraddistingue i veicoli autonomi filoguidati in dotazione a bordo, sono stati individuati per la prima volta diversi tronconi del relitto, risultati capovolti e, in taluni casi insabbiati, all'interno del profondo canyon di Castelsardo, su un fondale particolarmente impervio e roccioso.
A dare la notizia la Marina Militare nella Giornata della Memoria dei Marinai Scomparsi in Mare che coincide con il 75° anniversario dell'affondamento della Corazzata Roma e dei Cacciatorpediniere Da Nola e Vivaldi, avvenuto a Nord della Sardegna il 9 settembre del 1943, a seguito di un attacco aereo tedesco. Dell'equipaggio della Roma si salvarono in 622.
Tanti i dettagli dello scafo e delle sovrastrutture catturati in immagini ad alta risoluzione del veicolo subacqueo: la parte poppiera, la parte prodiera dove vi è la presenza di uno dei cilindri «Pugliese» - impiegato al tempo per l'assorbimento delle esplosioni subacquee - nonché le sovrastrutture di centro-nave come la plancia comando, la timoneria, la stazione segnali, le torri contenenti armi di medio e grosso calibro, una slitta della catapulta di poppa per il lancio degli idrovolanti da ricognizione tipo RO43, una batteria anti-aerea composta da 6 cannoni, i telemetri e la «plancia ammiraglio», quest'ultimo luogo simbolo della Corazzata Roma dove l'Ammiraglio Bergamini impartì gli ultimi ordini il 9 settembre 1943, prima di affondare con la nave.aa
Il ritrovamento - Prima parte
Seconda parte
Ultimo aggiornamento: Domenica 9 Settembre 2018, 21:26
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