«La spazzola è un'arma impropria»: la lite tra fidanzati e la decisione della Cassazione

La Corte di Cassazione si è pronunciata in merito a delle lesioni provocate durante una lite tra fidanzati

«La spazzola è un'arma impropria»: la lite tra fidanzati e la decisione della Cassazione

di Marta Goggi

La spazzola per capelli è un arma impropria. È quanto ha stabilito la Corte di Cassazione pronunciandosi in merito a una vicenda, una lite tra due fidanzati, accaduta in Molise tre anni fa. I giudici della quinta sezione penale hanno accolto il ricorso del procuratore generale di Campobasso contro la sentenza del tribunale di Isernia che aveva dichiarato non doversi procedere nei confronti di una donna per il reato di lesioni escludendo l'aggravante dell'uso di armi.

La decisione 

Secondo il procuratore generale invece si trattava di lesioni personali aggravate dall'uso di un'arma impropria: una spazzola per capelli. Per questo motivo il reato era perseguibile d'ufficio. La tesi è stata accolta dalla Cassazione che ha annullato la sentenza e ha rinviato gli atti al Tribunale di Isernia per un nuovo esame. «In tema di lesioni personali volontarie - hanno scritto i giudici - ricorre la circostanza aggravante dell'uso di uno strumento atto ad offendere laddove la condotta lesiva sia in concreto realizzata adoperando qualsiasi oggetto, anche di uso comune e privo di apparente idoneità all'offesa». «La motivazione della sentenza - si legge ancora nel verdetto della Suprema Corte - è affetta da violazione di legge, perché, pur dando atto della deposizione della persona offesa, che ha riferito di essere stata colpita 'con una spazzola che l'imputata aveva in mano durante la litè, con le conseguenti lesioni contestate nell'imputazione, costituite da ferita lacero-contusa alla regione sopra-cigliare sinistra, ha affermato che tale oggetto non rientrerebbe tra quelli elencati nell'articolo 585 del codice penale».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Novembre 2023, 16:57
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