Il cartellone pubblicitario è sessista, le femministe lo coprono: "Questa è violenza sulle donne"

Il cartellone pubblicitario è sessista, le femministe lo coprono: "Questa è violenza sulle donne"
Un'avvenente ragazza in bikini, intenta a strofinare sul proprio corpo una bottiglietta di olio per motori: è questa l'immagine che campeggia da qualche giorno su un vistoso cartellone allo scopo di pubblicizzare una ditta che produce oli e lubrificanti, a Palermo. Tutto questo fino a questa mattina, quando alcune attiviste hanno deciso di coprire quell'immagine con un messaggio dimostrativo: «Questa è violenza sulle donne!».



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A compiere il 'blitz' sono state alcune studentesse militanti nell'Assemblea contro la violenza maschile sulle donne, che ha rivendicato così il gesto su Facebook: «Alle prime luci del mattino, le ragazze hanno affisso sui cartelloni pubblicitari incriminati che svettano su via Crispi un chiaro messaggio: è una azione dimostrativa contro l’uso, a scopo pubblicitario, del corpo femminile. Una pratica, questa, che contribuisce a normalizzare la violenza sulle donne, che è il diretto prodotto di una società che per anni e ancora oggi, in nome di logiche di marketing e profitto, costruisce immaginari sessisti e schiavizzanti, che fanno del corpo delle donne mero oggetto di consumo. L’utilizzo di un seno o di un viso di donna per convincere l’acquirente è solo uno degli innumerevoli modi in cui il mondo del marketing abusa dell’immagine del corpo femminile per destare maggiore interesse nella propria offerta; è un fenomeno diffuso che tocca a noi in primis bloccare».



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Modelle in pose ammiccanti e decisamente poco vestite sono, in effetti, da tempo presenti in pubblicità dei prodotti più impensabili sui cartelloni di tutte le città italiane. L'azione dimostrativa delle attiviste palermitane non è neanche un caso inedito, come dichiarato dalla stessa Assemblea: «Nonostante una delibera comunale di monitoraggio sull'affissione di pubblicità che utilizzano immagini del corpo femminile per attirare l'attenzione e vendere prodotti o servizi, ancora oggi Palermo è invasa da cartelloni pubblicitari sessisti: era già accaduto qualche tempo fa, con la pubblicità di una nota catena di negozi compro-oro, che aveva utilizzato un seno prosperoso con lo slogan "Valutazioni Abbondanti" sollevando critiche e scatenando la risposta delle studentesse, che ne avevano coperto i cartelli con della vernice».

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Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Gennaio 2018, 17:30
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