"Per la santa Candelora, se nevica o se plora, dell'inverno siamo fora": cos'è la festa del 2 febbraio e perché viene celebrata

"Per la santa Candelora, se nevica o se plora, dell'inverno siamo fora": cos'è la festa del 2 febbraio e perché viene celebrata
Febbraio è il mese più breve dell'anno, ma anche quello in cui l'inverno batte forte gli ultimi colpi, appena dopo i cosiddetti 'Giorni della Merla'. Il 2 febbraio, poi, è una vera e propria data spartiacque nel calendario di diversi popoli sin dall'antichità. Per la tradizione cristiana, si tratta della festa della Candelora, come è popolarmente conosciuta, o della Presentazione di Gesù al Tempio. Le sue origini, però, sono antichissime e il 2 febbraio era una data significativa anche nelle celebrazioni di civiltà pre-cristiane.



Il 2 febbraio assume importanti significati per vari motivi: in primis, si tratta della data a metà tra il solstizio di inverno e l'equinozio di primavera. Per questo motivo gli antichi celti dell'Irlanda erano soliti festeggiare l'Imbolc, una celebrazione del culmine dell'inverno in giorni di consueto freddo in tutta l'Europa. Dal 2 febbraio le giornate ricominciano ad allungarsi e per questi i celti festeggiavano, con delle candele, l'aumentare della luce. Nell'antica Roma, invece, alle calende di febbraio veniva celebrata Giunone (Februa), da cui deriverebbe proprio il nome del mese. Il nome della dea avrebbe poi portato al verbo latino februare, che significa 'purificarsi' ed 'espiare'. A quei tempi, per tutto il mese di febbraio, le donne erano solite girare con ceri e fiaccole accese per allontanare gli influssi maligni e i demoni.



La festa della Candelora, quindi, già diffusa nelle antiche tradizioni pagane, ha poi ispirato la celebrazione cristiana che conosciamo ancora oggi. Intorno alla data del 2 febbraio, infatti, ci sono riti con candele, simbolo di luce e prosperità. Il patriarca di Roma, Gelasio, nel 474 d.C., di fatto istituì la Candelora come festa ufficiale al posto della celebrazione pagana dei Lupercali (un rito che doveva propiziare la protezione del bestiame dagli attacchi dei lupi in un periodo difficile dell'inverno). In quell'occasione, fu introdotto anche un detto molto popolare anche oggi, pur con delle varianti dialettali: «Per la santa Candelora, se nevica o se plora, dell'inverno siamo fora; ma se l'è sole o solicello, siamo sempre a mezzo inverno». Ovvero: se il freddo pungente è al suo culmine, la fine dell'inverno è vicina, ma se il clima è mite il freddo potrebbe tornare a colpire per tutto il mese. Non sarà una previsione meteorologica affidabile, ma si è radicata, nei secoli, nelle tradizioni popolari di tutta Italia. Il 2 febbraio, infatti, è convenzionalmente visto come uno spartiacque dell'inverno, in vista dell'arrivo della primavera e dell'inizio della stagione agricola: le celebrazioni miravano infatti anche a propiziare la fertilità dei campi.



Per la religione cristiana, il 2 febbraio è il giorno in cui Gesù Cristo, nato da 40 giorni, viene presentato al Tempio e offerto a Dio e Maria si presta ad una Purificazione. L'episodio è raccontato dal Vangelo secondo Luca e il rito religioso è stato, nel corso dei secoli, ampiamente celebrato dalle comunità cristiane di tutta Italia e non solo. Inevitabilmente, la Candelora si ricollega anche ad un fatto drammatico, come quello del terribile terremoto che colpì l'Aquilano il 2 febbraio 1703: si trattava della terza ed ultima scossa distruttiva di uno sciame sismico molto simile a quello che ha interessato, tra il 2016 ed il 2017, il Centro Italia. Dopo due scosse, avvenute il 14 e 16 gennaio tra Amatrice e Montereale e nei pressi del confine tra gli attuali Abruzzo, Umbria e Lazio, nel giorno della Candelora un nuovo sisma, di magnitudo stimata 6.8, colpì Cagnano Amiterno, in provincia dell'Aquila, causando un elevatissimo numero di vittime poiché molti fedeli, in quel momento, avevano affollato le chiese rase al suolo in quella zona (almeno seimila vittime).



Nei paesi della tradizione anglosassone la Candelora, oltre alla celebrazione cristiana del Candlemas Day, ha assunto anche altri significati. Negli Stati Uniti e in alcune zone del Canada, ad esempio, il 2 febbraio è anche il Giorno della Marmotta (Groundhog Day), una tradizione risalente al 1887, quando fu celebrata per la prima volta in Pennsylvania. Si tratta di un omaggio alla marmotta americana (Marmota monax), che all'inizio di febbraio è solita risvegliarsi dal letargo. La tradizione vuole che si osservi il rifugio di una marmotta: se l'animale emerge e non vede la propria ombra per il tempo nuvoloso, si ritiene che l'inverno possa finire presto; se, al contrario, la luce del sole fa vedere alla marmotta la propria ombra, l'animale rientrerà spaventato nella tana e l'inverno sarà prolungato. In tutti i paesi di lingua inglese è molto conosciuto un proverbio di origine scozzese: «If Candlemas Day is bright and clear, there'll be two winters in the year» («Se nel giorno della Candelora il cielo è chiaro e limpido, ci saranno due diversi inverni quest'anno»). Non vi ricorda qualcosa?


Ultimo aggiornamento: Giovedì 1 Febbraio 2018, 15:27
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